Una serie di video promossi dalla campagna “Taglia le ali alle armi” mostreranno tutte le contraddizioni della scelta di investire miliardi nei cacciabombardieri.
Il primo appuntamento è "alla stazione"
Prende il via una nuova iniziativa di comunicazione della Campagna “Taglia le ali alle armi”,
la mobilitazione nazionale che dal 2009
chiede la cancellazione del programma dei caccia F-35.
Pensata con l’obiettivo di tenere alta l’attenzione su questo tema, da non circoscrivere solo ai momenti di voto parlamentare, la campagna comunicativa si snoderà attraverso una serie di “lanci” di video da qui alle prossime settimane. Con trovate spiritose e divertenti si cercherà di sottolineare la preoccupante inutilità dei soldi investiti negli F-35 e rendere visibile la contrarietà degli italiani - ormai diffusa e maggioritaria – nei confronti di questi cacciabombardieri.
In ogni scena uno “stratagemma” comunicativo farà cogliere un utilizzo differente, ben più importante e ancora possibile, dell’ingente quantità dei soldi pubblici ad essi dedicati. Il primo dei quattro video (attualmente) previsti è ambientato in una stazione ferroviaria, situazione quotidianamente molto familiare - non sempre in senso positivo - a milioni di pendolari nel nostro paese. Grazie al supporto di un gruppo di artisti video, che hanno prestato la propria opera gratuitamente, da oggi la campagna “Taglia le ali alle armi” avrà uno strumento in più nella propria opera di sensibilizzazione e pressione nei confronti del Parlamento.
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Gli autori del video e della serie di “Spot NO F35” per la campagna Sono Giorgio Magarò e Salvatore Laforgia. da http://www.rassegna.it/
La campagna “Taglia le ali alle armi” è stata lanciata nel 2009 dalla Rete Italiana per il Disarmo e da Sbilanciamoci! (cui si è aggiunta in seguito come realtà promotrice anche la Tavola della Pace) con l’intento di fermare l’acquisto da parte dell’Italia dei cacciabombardieri d’attacco F-35 Joint Strike Fighter. Principale risultato di questi anni è stato l’aumento di consapevolezza e di informazione di opinione pubblica e politica nei confronti di questo progetto, che ha visto nel 2012 una prima riduzione del numero di velivoli totali previsti.
Le analisi e i documenti della Campagna “Taglia le ali alle armi” contro la partecipazione italiana al progetto F-35 sono raggiungibili a questo indirizzo.
http://www.disarmo.org/nof35/
Un "bellissimo" F-35 oppure... Una serie di video promossi dalla campagna “Taglia le ali alle armi” renderanno visibile, con una dose di ironia, le contraddizioni e i problemi connessi alla scelta di investire miliardi di euro per l’acquisto dei cacciabombardieri F-35
Non possiamo star fermi mentre il programma dei caccia F-35 continua indisturbato...
E' per questo che ha preso il via una nuova iniziativa di comunicazione della Campagna “Taglia le ali alle armi” pensata con l’obiettivo di tenere alta l’attenzione su questo tema: da non circoscrivere solo ai momenti di voto parlamentare.
Una campagna comunicativa si snoderà attraverso una serie di “lanci” di video da qui alle prossime settimane e che potrà diventare un successo solo con il rilancio da parte di tutti i sostenitori e simpatizzanti della nostra mobilitazione.
Con trovate spiritose e divertenti si cercherà di sottolineare la preoccupante inutilità dei soldi investiti negli F-35 e rendere visibile la contrarietà degli italiani - ormai diffusa e maggioritaria – nei confronti di questi cacciabombardieri. In ogni scena uno “stratagemma” comunicativo farà cogliere un utilizzo differente, ben più importante e ancora possibile, dell’ingente quantità dei soldi pubblici ad essi dedicati. Il primo dei quattro video (attualmente) previsti è ambientato in una stazione ferroviaria, situazione quotidianamente molto familiare - non sempre in senso positivo - a milioni di pendolari nel nostro paese.
Grazie al supporto di un gruppo di artisti video, che hanno prestato la propria opera gratuitamente, da oggi la campagna “Taglia le ali alle armi” avrà uno strumento in più nella propria opera di sensibilizzazione e pressione nei confronti del Parlamento.
http://www.disarmo.org/nof35/
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