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sabato 19 novembre 2011

26 Novembre - In piazza per l'acqua, i beni comuni e la democrazia.Roma, ore 14.00 - Piazza della Repubblica


26 Novembre -

In piazza per l'acqua, i beni comuni e la democrazia. 

Roma, ore 14.00 - Piazza della Repubblica





Il 12 e 13 giugno scorsi la maggioranza assoluta del popolo italiano ha votato per l'uscita dell'acqua dalle logiche di mercato, per la sua affermazione come bene comune e diritto umano universale e per una gestione pubblica e partecipativa del servizio idrico.
Un voto netto e chiaro, con il quale 27 milioni di donne e uomini, per la prima volta dopo decenni, hanno ripreso fiducia nella partecipazione attiva alla vita politica del nostro paese e hanno indicato un'inversione di rotta rispetto all'idea del mercato come unico regolatore sociale.
Ad oggi nulla di quanto deciso ha trovato alcuna attuazione: la legge d’iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua continua a giacere nei cassetti delle commissioni parlamentari, gli enti locali - ad eccezione del Comune di Napoli - proseguono la gestione dei servizi idrici attraverso S.p.A. e nessun gestore ha tolto i profitti dalla tariffa.
Non solo. Con l’alibi della crisi e dei diktat della Banca Centrale Europea, il Governo ha rilanciato, attraverso l’art. 4 della manovra estiva, una nuova stagione di privatizzazioni dei servizi pubblici locali, addirittura riproponendo il famigerato”Decreto Ronchi” abrogato dal referendum.
Governo e Confindustria, poteri finanziari e lobbies territoriali, resisi conto che il popolo ha votato contro di loro, hanno semplicemente deciso di abolire il popolo, producendo una nuova e gigantesca espropriazione di democrazia.
IL RISULTATO REFERENDARIO DEVE ESSERE RISPETTATO
E TROVARE IMMEDIATA APPLICAZIONE
Per questo, il movimento per l’acqua si prepara a lanciare la campagna nazionale “Obbedienza civile”,ovvero una campagna che, obbedendo al mandato del popolo italiano, produrrà in tutti i territori e con tutti i cittadini percorsi auto organizzati e collettivi di riduzione delle tariffe dell’acqua, secondo quanto stabilito dal voto referendario.
Quello che avviene per l’acqua è solo il paradigma di uno scenario più ampio dentro il quale si colloca la crisi globale. Un sistema insostenibile è giunto al capolinea. I poteri forti invece di prenderne atto invertendo la rotta, ne hanno deciso la prosecuzione, attraverso la continua restrizione del ruolo del pubblico a colpi di necessità imposte dalla riduzione del debito e dai patti di stabilità, la consegna dei beni comuni al mercato, tra cui la conoscenza e la cultura, lo smantellamento dei diritti del lavoro anche attraverso l'art. 8 della manovra estiva, la precarizzazione dell’intera società e la conseguente riduzione degli spazi di democrazia.
Indietro non si torna. Dalla crisi non si esce se non cambiando sistema, per vedere garantiti: il benessere sociale, la tutela dei beni comuni e dell’ambiente, la fine della precarietà del lavoro e della vita delle persone, un futuro dignitoso e cooperativo per le nuove generazioni.
Un altro modello di società è necessario per l’intero pianeta. Insieme proveremo a costruirlo anche nei prossimi appuntamenti internazionali, come la conferenza sui cambiamenti climatici di Durban di fine novembre e a Marsiglia nel Forum Alternativo Mondiale dell'acqua a Marzo 2012. 
Siamo vicini ai popoli che subiscono violenze, ingiustizie e vengono privati del diritto all’acqua come in Palestina, di cui ricorre il 29 novembre la Giornata internazionale di solidarietà proclamata dall’Assemblea della Nazioni Unite.
Per tutti questi motivi il popolo dell’acqua tornerà in piazza il prossimo 26 novembre e invita tutte e tutti a costruire una grande e partecipata manifestazione nazionale.
Vogliamo che sia il luogo di tutte e di tutti, da qui l’invito a costruirlo insieme, come sempre è stata l’esperienza del movimento per l’acqua. Un movimento che ha sempre praticato la radicalità nei contenuti e la massima inclusione, con modalità condivise, allegre, pacifiche e determinate nelle forme di mobilitazione, considerando le une inseparabili dalle altre.
Per questo, nel prepararci a costruire l’appuntamento con la massima inclusione possibile, altrettanto francamente dichiariamo indesiderabile la presenza di chi non intenda rispettare il modo di esprimersi di questa ricchissima esperienza.
Vogliamo costruire una giornata in cui siano le donne e gli uomini di questo paese a riprendersi la piazza e la democrazia, invitando ad essere presenti tutte e tutti quelli che condividono questi contenuti e le nostre forme di mobilitazione, portando le energie migliori di una società in movimento, che, tra la Borsa e la Vita, ha scelto la Vita.
E un futuro diverso per tutte e tutti.

Promuove: Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

Aderiscono: Alternativa Ribelle/Ribalta, Alternativ@Mente, Ass. Altraladispoli, Ass. Altramente, Ass. BETA-L.E.E.S., Ass. Fratelli dell'Uomo, Ass. Logout Lab, AteneinRivolta - Coordinamento Nazionale dei Collettivi, CGIL Padova, Coordinamento Lavoratori Autoconvocati, Italia Nostra Castelli Romani, Liberacittadinanza - Rete dei girotondi e movimenti, Meetup 607 Amici di Beppe Grillo di Cuneo, Osservatorio Europa, PeaceLink, Rete@Sinistra, Rete Commons - Uniti per i beni comuni Benevento, Unione Inquilini, Verdi Ambiente e Società - VAS ONLUS

Sostengono: Comunisti Uniti, Comunisti Sinistra Popolare, FGCI, Forum SEL "Beni Comuni" - Emilia Romagna, Laboratorio politico-culturale Alternativa, Movimento Cinque Stelle Portici (NA), Movimento Città Viva - Nola, Partito dei Comunisti Italiani, Partito della Rifondazione Comunista, Sinistra critica - Movimento per la Sinistra Anticapitalista, Sinistra Ecologia e Libertà,

Adesioni Enti Locali: Comune di Cassinetta di Lugagnano (MI)

venerdì 18 novembre 2011

BLOG DI CIPIRI: Class Action contro Silvio Berlusconi.


CLASS ACTION contro Silvio Berlusconi










 CLASS ACTION


contro Silvio Berlusconi


Tutti in Class!!!



Radio Popolare e Valori, in collaborazione con Federconsumatori lanciano “Tutti in Class”, la prima class action di massa contro Silvio Berlusconi.
http://cipiri.blogspot.com/2011/11/class-action-contro-silvio-berlusconi.html






Molti di voi c’erano. Molti altri erano sintonizzati. Per tutti loro, ma soprattutto per gli assenti, giustificati o meno, ecco a voi il podcast integrale di Monti Python – Governo tecnico e senso della vita, con Gianmarco Bachi e il Professor Di Stefano!


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Listen to


(per ascoltare in streaming, cliccate su play. Per scaricare l’mp3, clic destro e salva con nome)


Comincia la grande raccolta di adesioni per la Class Action contro Silvio Berlusconi.

L’appuntamento è per domenica dalle ore 15 in piazza del Cannone.
Potete venire a piedi, in autobus, in risciò o sulle ali dell’entusiasmo.
Ma soprattutto potete venire in bicicletta.
In concomitanza con la giornata senz’auto, Radio Popolare organizza un triplice corteo su due ruote che confluirà in Piazza del Cannone per la raccolta di firme .
Una “critical class” di ascoltatori, abbonati, azionisti,tesserati e mattonati
che attraverserà la città partendo da 3 punti di concentramento.
– Il Velodromo Maspes-Vigorelli
– La Stazione Centrale
– L’Università Bocconi
Il ritrovo nei luoghi convenuti è fissato per le 15.
Ad attendervi i migliori tra gli sprinter di Radio Pop che vi guideranno in parata fino a piazza del Cannone.
Scaldate i polpacci! Vi aspettiamo!
AGGIORNAMENTO IMPORTANTE: RITROVI E PERCORSI PER DOMENICA
RITROVO BOCCONI
Via Sarfatti angolo Via Bocconi, presso il Parco Ravizza
PERCORSO
Via Bocconi
Via Isabella d’Aragona
Viale Beatrice D’Este
Piazza 24 maggio
Viale Gabriele d’Annunzio
Piazzale Cantore
Viale Papiniano
Piazzale Aquileia
Corso di porta vercellina
Piazzale Baracca
Via Toti
Piazza Conciliazione
Via 20 settembre
Viale Curie
Via Moliere
Via Alemagna
Viale gadio
RITROVO VIGORELLI
Via Arona angolo Via Giovanni da Procida
Presso la Manifestazione “Rivogliamo il Vigorelli”
PERCORSO
Via Arona
Corso Sempione
Arco della Pace
Parco
Arrivo
RITROVO STAZ.CENTRALE
Presso Pirellone
PERCORSO
Via Vittor Pisani
Piazza Repubblica
Viale Principessa Clotilde
Bastioni Porta Nuova
Piazza xxv Aprile
Via Crispi
Porta Volta
Via Elvezia
Arena
Parco
Arrivo


http://blog.radiopopolare.it/abbonaggio/



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lunedì 14 novembre 2011

Class action contro Berlusconi per danni morali e materiali al popolo italiano

Pem

Class action contro Berlusconi per danni morali e materiali al popolo italiano.

Risarcimento danni.



1. Silvio Berlusconi ha causato un danno di immagine di incommensurabile entità all'intero popolo Italiano

2. Valutiamo in almeno tre finanziarie il danno materiale: equivalente di 75 miliari di Euro


http://www.causes.com/causes/566141-class-action-contro-berlusconi-per-danni-morali-e-materiali-al-popolo-italiano/about


Una Class Action contro Berlusconi (di Stefano Olivieri)

Mentre Pio Pompa, Pollari e Berlusconi fanno come le tre scimmiette cinesi ( o siciliane dato il comportamento omertoso ? Chissà…) e il governo di centrosinistra continua ad essere garantista e semplice spettatore, il popolo comincia a chiedersi se non debba intervenire di nuovo con una bella sgrullata per ricordare che stavolta il botto è stato proprio grosso, un pezzo dello Stato ( il Sismi) a controllare pesantemente un altro pezzo dello Stato ( la Magistratura, e più specificamente quelle “toghe rosse” definite dal precedente premier in mille coloriti modi, a cominciare da “mentalmente instabili”.
Pollari messo alle strette si sente sotto “regime” e strombazza ai 4 venti, con il megafono dell’esimio voltagabbana Di Gregorio, di avere l’intenzione di trasformarsi in una gola profonda e di rivelare tutto, ma proprio tutto. Per la verità potrebbe, anzi dovrebbe averlo già fatto da un pezzo visto che è indagato, ma è più che evidente che l’esternazione di Pollari è un vero e proprio avviso di garanzia, parlo a suocera perché suocera intenda e tempestivamente mi tragga dall’impaccio.
Pare una spy story messa su da un regista senza esperienza con alle spalle un produttore con pochi mezzi finanziari. Invece purtroppo è la cronaca italiana di questi giorni, e il guaio è che il governo Prodi ne sta scrivendo un pezzo importante di questa trama con il suo silenzio e la sua inazione. Che cosa si sta aspettando ? Come mai Pollari – indagato, lo ricordiamo – è ancora consigliere del presidente Prodi ? Come mai il governo non va in fondo con Berlusconi, che se l’è cavata con una risposta incredibile, sul genere che il Sismi nelle sue attività di dossieraggio - per le quali in ogni caso Berlusconi asserisce di non aver dato alcuna direttiva – aveva usato “fonti aperte” come internet o i giornali o magari la tv. Ma quando mai si è visto un agente segreto che per allestire un delicato dossier su un potenziale nemico delle istituzioni ( tutti considerati pericolosi sovversivi, a cominciare da Caselli) invece di pedinare, intercettare, seguire passo passo il soggetto nei suoi spostamenti preferisca andare su Wikipedia e fare una bella tesina come un ragazzino di terza media ? Ma chi, dotato di un minimo di raziocinio, dovrebbe bersi una balla così colossale ? Nessuno che io sappia, eppure il governo ha incassato, ha preso atto e basta, perché bisogna essere garantisti. Ti credo che Caselli è sbottato.
Ok, garantisti va bene, nessuno invoca la forca ad ogni costo come i leghisti che agitavano il cappio in parlamento. Ma non bisogna nemmeno passare per scemi, o peggio ancora, per collusi, altrimenti vuol dire che la casta esiste davvero e questo bubbone, come giustamente lo definisce Nando Dalla Chiesa, va estirpato urgentissimamente per evitare una infezione ancora più grave.
Troppi pesi e contrappesi da valutare ? Troppi scheletri nell’armadio da nascondere ? Troppi pensieri per le pensioni, il partito democratico, i numeri in parlamento ? Certo i problemi esistono, non dico di no, ad esempio anche uno Scajola al Copaco ( ma chi ce l’ha messo lì, se non il governo?), ma è ora che qualcuno in Italia tiri fuori le palle altrimenti va tutto a puttane nel nostro paese. Dove è finita la questione morale ? Forse nel pantheon del PD, insieme a Berlinguer e a Craxi ?
Adesso basta. Non si riesce a buttare fuori Previti e gli altri condannati dal parlamento. Ricordo che ancora nel 96 l’esimio avvocato reggino, già sotto interesse della magistratura per un conto di nome Filippo in cui era finito un notevole gruzzolo di milioni di lire, dichiarò che trattatasi di pagamenti di parcelle e che al massimo gli si poteva imputare di non averci pagato sopra le tasse. E intanto fu rieletto senatore, proprio nel mio collegio maledizione. E poi ancora rieletto nel 2001, e ancora nel 2006 malgrado i processi in corso e le condanne. Negli Usa inchiodarono Al Capone per evasione fiscale, in Italia no, siamo garantisti fino all’eccesso.
Una public action, con decine di milioni di italiani a chiedere che l’ex premier venga incriminato per palese attentato allo Stato Italiano e alle sue istituzioni democratiche, questo ci vuole. Ci sono almeno una decina di articoli del codice penale che possono essere stati violati e qualcuno, più di qualcuno direi io, deve invocarne l’immediata applicazione. Altro che conflitto di interessi, qui si parla di attentato allo Stato Democratico, perpetrato in modo sistematico dal 2001 appena dopo l’insediamento di Silvio Berlusconi. Non sono chiacchiere, leggende metropolitane, esistono precisi riscontri di personaggi posti in ruoli chiave all’interno del Sismi, l’organo deputato a vigilare sulla sicurezza democratica, alla diretta dipendenza della Presidenza del Consiglio. Che altro serve sapere perdiana ? Io sono il primo a metterci la mia firma sotto ad una iniziativa del genere, soprattutto dopo che ho appreso che i portali su cui scrivo erano sotto l’attenta osservazione di Pio Pompa. Anch’io dunque pericoloso eversore, come evidentemente una buona metà degli italiani.
Che si lanci questa iniziativa, senza esitazione. E senza fasciarsi la testa come al solito con menate sul genere “ Berlusconi lo si deve abbattere politicamente etc. etc...”. Lo abbiamo già battuto, e infatti è all’opposizione. Ma se ha rubato la marmellata e gli troviamo le mani sporche non possiamo restare a guardare, la giustizia non può e non deve essere a corrente alternata. E’ uguale per tutti, e allora la si applichi e basta. Anche se la proposta di legge sulla class action italiana è naufragata al senato, raccogliamo lo stesso le firme, si troverà il modo comunque. Se Berlusconi ha una squadra di 100 avvocati a difenderlo, ebbene riunendo le nostre forze stavolta possiamo metterlo lo stesso al tappeto. Una volta per tutte.

Questo articolo è stato pubblicato anche su Aprileonline.info, dove ha ricevuto molti commenti e inviti a continuare. Così ho postato il link in una email indirizzata alla associazione Giuristi democratici (sito web : http://www.giuristidemocratici.it/ - email : info@giuristidemocratici.it) richiedendo un parere tecnico e nel caso una fattiva collaborazione nell'iniziativa. 

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mercoledì 2 novembre 2011

No alla cancellazione della Philharmonia Mediterranea

No alla cancellazione della Philharmonia Mediterranea


Dopo quasi trent'anni di attività dell'orchestra sinfonica Philharmonia Mediterranea, la più antica istituzione orchestrale della Calabria, l'Amministrazione Comunale di Cosenza, nella persona del neo-nominato Direttore artistico Albino Taggeo, intende istituire una nuova orchestra escludendo di fatto i componenti storici di quella esistente. Ci ribelliamo con forza a questa "logica" assurda, che non tiene conto per nulla dell'attività musicale svolta con passione e professionalità fino ad oggi.

firma la petizione

O
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Email e password saranno i tuoi dati account, potrai così firmare altre petizioni dopo aver eseguito il login.






Attenzione, l'email deve essere valida al fine di poter convalidare la tua firma, altrimenti verrà annullata.
http://www.petizionionline.it/petizione/no-alla-cancellazione-della-philharmonia-mediterranea/5160



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