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lunedì 1 ottobre 2012

5/10/2012 I DIRITTI NON SI MERITANO, SI CONQUISTANO!!!

La protesta degli studenti a Milano

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GENOVA NON È FINITA: FIRMA L’APPELLO

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GENOVA NON È FINITA.
DIECI, NESSUNO, TRECENTOMILA…
APPELLO ALLA SOCIETÀ CIVILE E AL MONDO DELLA CULTURA
La gestione dell’ordine pubblico nei giorni del G8 genovese del luglio del 2001, rappresenta una ferita ancora oggi aperta nella storia recente della repubblica italiana.
-Le immagini della manifestazione a Milano

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Torino, alla manifestazione degli studenti scontri con la polizia - -
 palermo, studenti bruciano schede elettorali - -

 Un lungo serpentone di studenti, di gran parte degli istituti superiori Palermitani inaugura l'autunno caldo. Durante tutto il corteo cori e cartelli esposti se la prendono con il governo Monti, tra gli slogan "Siete bravi solo a tagliare" e "la riforma fatela davvero libri di testo a costo zero". Sul finire del corteo davanti la presidenza della regione, sono state bruciate le tessere elettorali. "In una Palermo sommersa dai soliti poster elettorali -- si legge in una nota -- alla luce dei recenti scandali che hanno inguaiato i politici regionali ( regione Lazio , Lombardia per il pdl ma anche Emilia e Puglia per il Pd) gli studenti hanno bruciato un centinaio di tessere elettorali esponendo uno striscione "nessuna fiducia nella casta". "Il nostro modo di dire la nostra sulle elezioni regionali -- dichiara Bianca Giammanco -- studentessa del liceo Umberto I ed esponente del Coordinamento "Studenti Medi Palermo" -- ennesima vuota passerella di politici che andrà a riscaldare le poltrone del parlamento regionale senza produrre altro che "tagli per il mondo della formazione e sacrifici per i piu' deboli", mentre per loro aumenteranno sempre privilegi e vitalizi. Molti di noi -- continua Giammanco -- saranno quest'anno per la prima volta chiamati ad esprimere un voto per le elezioni Siciliane che verranno. Ecco allora il nostro modo di fare capire che se ne devono andare tutti a casa perché' la crisi hanno contribuito a crearla loro politici di tutti i colori. Bisogna rimettere al centro la scuola e invitiamo non solo gli studenti che lo hanno fatto oggi ma tutti i Siciliani a scendere in piazza per bloccare l'austerita' e le politiche di rigore".


  • Piazza Cairoli, milano ore 9.00


  • Dall'assemblea al campeggio nazionale degli studenti medi autonomi in Val Susa, un appello a tutte le città: 5 ottobre, tutti in piazza contro piani di riforma Profumo, debito, tagli, austerity di governo Monti e tecnici del debito!

    I DIRITTI NON SI MERITANO, SI CONQUISTANO!!!

    -NO MONTI, NO BANCHE: save school not banks
    -NO DDL PROFUMO: saperi per tutti, privilegi per nussuno!
    -NO DDL APREA: giù le mani dai diritti e dalle assemblee di istituto
    -STOP PRIVATIZZAZIONI: soldi pubblici alle scuole, no tagli e speculazioni dei privati!
    -SAPERI LIBERI: no alla scuola del controllo, no registri online-no schedatura...la scuola non è una questura!!
    -STOP CAROLIBRI: scuola accessibile a tutti

    In questa nuova fase di globale dittatura finanziaria i governi
    mondiali, complici di banchieri e tecnici, calpestano i diritti di 7
    miliardi di persone applicando continue politiche di austerity dettate dalla finanza internazionale.
    In tutto il mondo ormai la crisi grava sempre di più sulle spalle
    della gente, dalla Grecia al Cile, dalla Spagna al Canada, i continui
    tagli a cultura e liberi saperi, l’ aumento del costo della vita e dei
    servizi corrodono giorno per giorno il reddito delle famiglie. In
    Italia si contanto oltre 8 milioni di persone povere o poverissime.
    Ancora una volta a pagare la crisi sono sempre i soliti, e ancora una volta la scuola resta luogo di costruzione e progettazione di
    opposizione e conflitto contro un modello economico e sociale che
    tenta di riprodursi a scapito di chi già sta pagando questa crisi.
    La scuola infatti come luogo di costruzione di alternative dal basso
    spaventa chi come il ministro Profumo mira a mettere in atto
    l’ennesima riforma per garantire privilegi ai soliti.
    Un progetto di riforma all’insegna del merito, che nei fatti nasconde un progetto che si pone l’obbiettivo di garantire un’istruzione di qualità, già conforme ad un modello di società soggiogata dalle logiche di mercato, solo a quelli che hanno gli strumenti, cioè a coloro che possiedono un certo livello di reddito.
    Piani che alimentano la competitività tra gli studenti attraverso
    premi come l’ammissione a classi speciali dette “master class”, a cui
    solo i 3 vincitori delle olimpiadi scolastiche o di altre competizioni
    controllate dal governo potranno accedere.
    Una riforma che punta al controllo di ogni singolo studente attraverso nuovi metodi di controllo, come ad esempio “il portfolio dello studente”, un database online contenente i dati del percorso
    scolastico dello studente e i titoli conseguiti grazie al “master
    class”, i titoli di “studente dell’anno”, le certificazioni di lingue
    e quelle informatiche, una schedatura che inizia a 7 anni e confluisce nel curriculum vitae.
    Un Portfolio consultabile anche da soggetti imprenditoriali,
    permettendo alle imprese di avere costantemente sotto controllo il
    percorso formativo dello studente, trasformando il percorso di studio in carriera.
    Per non parlare del secondo tentativo di legge Aprea, che
    permetterebbe ai privati di comprarsi letteralmente le scuole: chi
    vorra "donare" denaro agli istituti lasciati senza un centesimo dal
    ministero potrà sedersi nei consigli d'istituto e influenzare
    amministarzione e didattica. Sempre in questo testo c'è il tentativo
    di spazzare via la democrazia scolastica, come le assemblee di classe e di istituto. Cercano di farla passare in silenzio, non potranno riuscirci!
    Viviamo ormai in un paese in cui giorno per giorno attraverso Spending review, sistemi di controllo, tagli, riforme, precariato, corrodono e rendono sempre meno accessibili scuola, cultura e liberi saperi.
    In un paese in cui governi e tecnici spacciano diritti come fossero
    favori, ancora una volta è nostro dovere riprenderci ciò che ci
    spetta, la nostra opposizione a questo governo e a questo modello di sviluppo resta forte e determinata. In quest’ ottica lanciamo la prima data di mobilitazione studentesca nazionale autonoma venerdì 5 ottobre 2012.
    I diritti non si meritano, ci riprenderemo tutto!

    guarda la pagina del coordinamento dei collettivi: http://www.facebook.com/ccs.milano

    guarda l'evento del mercatone studentesco del libro usato:

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    LEGGI IL REPORT DELL'ASSEMBLEA IN VALLE

    Il 16 giugno 2012 a Chiomonte durante il campeggio studentesco No Tav si è svolta un'assemblea che ha riunito realtà studentesche di varie città italiane. La discussione si è concentrata in una prima fase su una valutazione dell'anno scolastico passato.
    Questi ultimi mesi sono stati caratterizzati dall'avvento del governo Monti e dei suoi tecnici, che di fatto si è posto su una linea di continuità nell'ottica di applicare le politiche di austerity dettate dalla finanza internazionale.
    In un quadro di trasformazione politica, in cui nei fatti l'iniziale fiducia nei confronti del governo Monti è completamente svanita e la crisi si fa sempre più sentire sulle spalle della gente, la scuola ancora una volta resta luogo di costruzione e progettazione di opposizione e conflitto contro un modello economico e sociale che tenta di riprodursi a scapito di chi già sta pagando questa crisi.
    La scuola infatti con il carattere di comunità che l'accompagna spaventa chi come il ministro Profumo mira a mettere in atto l'ennesima riforma per garantire privilegi ai soliti.
    Con la parola d'ordine meritocrazia si vuole nascondere nei fatti un progetto che ha come obbiettivo quello di far accedere ad un istruzione di qualità già conforme al modello di una società soggiogata alle logiche di mercato soltanto chi dispone di un certo livello di reddito.
    Reddito sempre più eroso dalle politiche governative che gravano sulle famiglie e quindi sugli studenti che con l'aumento del costo dei servizi pubblici e della socialità rispondono costruendo alternative dal basso.
    Molti aspetti sono in continua evoluzione e nel corso dell'estate molti scenari politici si definiranno, ma la nostra opposizione a questo governo e a questo modello di sviluppo resta forte e determinata. In quest' ottica lanciamo la prima data di mobilitazione studentesca nazionale autonoma venerdì 5 ottobre 2012.

    guarda anche l'evento nazionale: http://www.facebook.com/events/307022246060058/


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