DIVULGATE QUANTO POTETE !
La lettera al Consiglio Superiore della Magistratura firmata da 320
Magistrati e ora aperta anche alla adesione della Società Civile. Noi
abbiamo già firmato. Perchè sia chiaro che la libertà di espressione è
un valore Costituzionale e un bene a cui non siamo disposti a
rinunciare, e perchè vogliamo che sia fatta luce totale sulla ignobile
trattativa fra alcuni organismi (o personaggi) dello Stato e la mafia.
SEGUE LETTERA DA COPIARE/INCOLLARE E FIRMARE ... DIVULGATE IL PIU' POSSIBILE IL C.S.M. SI RIUNISCE GIA' LA SETTIMANA PROSSIMA
https://www.facebook.com/notes/federico-ferme/lettera-a-sostegno-di-roberto-scarpinato-copiaincollainviadivulga-verita-su-mort/464451073579022 di: ORA E SEMPRE RESISTENZA.
LETTERA A SOSTEGNO DI ROBERTO SCARPINATO .. COPIA/INCOLLA/INVIA/DIVULGA .. VERITA' SU MORTE BORSELLINO E TRATTATIVA MAFIA
La lettera al Consiglio Superiore della Magistratura firmata da 320
Magistrati e ora aperta anche alla adesione della Società Civile. Noi
abbiamo già firmato. ...
Di: Federico Ferme
La lettera al Consiglio
Superiore della Magistratura firmata da 320 Magistrati e ora aperta
anche alla adesione della Società Civile. Noi abbiamo già firmato.
Perchè sia chiaro che la libertà di espressione è un valore
Costituzionale e un bene a cui non siamo disposti a rinunciare, e perchè
vogliamo che sia fatta luce totale sulla ignobile trattativa fra alcuni
organismi (o personaggi) dello Stato e la mafia.
(sul sito
www.centrostudisao.org si può leggere la lucida e commovente lettera di
Roberto Scarpinato a Paolo Borsellino, che determinato l'apertura di una
pratica presso il C.S.M. per il trasferimento d'ufficio di Scarpinato)
ringrazio
Jole Garuti, direttrice del Centro Studi Saveria Antiochia Omicron
(Osservatorio Milanese Infiltrazioni Criminalità Organizzata Nord Italia
- Saveria Antiochia madre dell'Agente Roberto Antiochia assassinato
dalla mafia al fianco del Commissario Ninni Cassarà mentre era
volontario alla scorta nel 1985)
SEGUE LETTERA DA COPIARE/INCOLLARE E FIRMARE ... DIVULGATE IL PIU' POSSIBILE IL C.S.M. SI RIUNISCE GIA' LA SETTIMANA PROSSIMA
Da: federico....@......it
A: marco.imperato@giustizia.it
Cc: info@centrostudisao.org
inviata 05.08.2012 ore 9:27
OGGETTO: Sostegno a Roberto Scarpinato e alla Libertà di Espressione
SOTTOSCRIVO LA PRESENTE LETTERA
Chi
ha memoria storica e consapevolezza culturale sa che la storia del
nostro Paese è anche la storia di poteri criminali che ne hanno
condizionato lo sviluppo sociale, politico ed economico.
Chi ha
una coscienza morale e professionale e il coraggio di non rassegnarsi a
quello che è accaduto ed accade nel nostro Paese, ha il dovere civico di
associare il proprio impegno professionale e culturale alla difesa
intransigente dei valori Costituzionali e di opporsi al rischio di un
progressivo svuotamento dello Statuto della Cittadinanza che, lasciando
spazio al crescere di una rassegnata cultura della sudditanza, determina
il degrado del vivere comune a causa del proliferare di furberie,
sopraffazioni, arroganze, servilismi e cortigianerie interessate.
Chi,
oltre a possedere quella coscienza e quel coraggio, può spendere la
credibilità di una vita passata a combattere i poteri criminali, ha il
dovere e il diritto di marcare la differenza tra l'agire autenticamente
democratico e quello di chi si adatta alle situazioni e preferisce il
vivere mediocre che supporta e stabilizza le ingiustizie e le
mistificazioni. E' il dovere della Verità e della conoscenza ciò che
qualifica la statura etica della persona, qualunque sia la sede o il
contesto in cui si concretizza la sua esistenza.
La Verità e la
Giustizia insite nella coscienza, nel coraggio, nell'impegno di ogni
cittadino non possono essere fonte di equivoci o divenire espressione di
un sapere egoistico in quanto socialmente limitato. Esse devono,
invece, manifestare il pregio della chiarezza, della trasparenza, del
riconoscimento, anche ricordando quanto la fatica giurisdizionale ha
accertato nell'interesse primario del sapere collettivo.
Il 19
Luglio 2012 Roberto Scarpinato ci ha ricordato la coscienza, il
coraggio, l'impegno per la Giustizia e la Verità di Paolo Borsellino, il
quale, esponendosi in prima persona, denunziò pubblicamente più volte
come per mobilitare tutte le migliori risorse della Società Civile nel
contrasto alla mafia, fosse indispensabile ripristinare la credibilità
dello Stato minata da quanti, pur ricoprendo cariche pubbliche,
conducevano tuttavia vite improntate a quello che egli definì il "puzzo
del compromesso morale che si contrappone al fresco profumo della
Libertà".
A vent'anni dalla strage di Via D'Amelio restano,
purtroppo, attuali le sofferte parole che Paolo Borsellino, esempio
illuminante di uomo di Stato, dedicò a questo tema e ricordate da
Roberto Scarpinato: "Lo Stato non si presenta con la faccia pulita ...
Che cosa si è fatto per dare allo Stato ... una immagine credibile ? ...
La vera soluzione sta nell'invocare, nel lavorare affinchè lo Stato
diventi più credibile, perchè noi ci dobbiamo identificare di più in
queste Istituzioni". "No, io non mi sento protetto dallo Stato perchè
quando la lotta alla mafia viene delegata solo alla Magistratura e alle
Forze dell'Ordine, non si incide sulle cause di questo fenomeno
criminale".
Lo scritto di Roberto Scarpinato, nella forma di una
lettera ideale, così come gli era stato richiesto dai familiari di
Borsellino, è stato un omaggio alla Verità ed alla Giustizia, un
ringraziamento a Paolo Borsellino, un corrispondere a un debito di
riconoscenza che mai salderemo del tutto. E' stato l'espressione
concreta del dover essere al servizio della comunità attraverso una
partecipazione "alta" alla vita della "polis", finalizzata alla
consapevolezza e alla responsabilizzazione critica di ogni cittadino.
Le
parole di Roberto Scarpinato, nell'esaltare la cultura delle
Istituzioni, sono state anche esempio di adeguatezza comunicativa: hanno
assolto al dovere di comprensibilità verso chi ha meno presìdi
culturali, senza abbassare il sentimento di autentica Giustizia, che
troppe volte viene eluso preferendo la comodità del linguaggio
autoreferenziale dei pochi, insensibile al desiderio di conoscere e di
crescere culturalmente dei molti. Il suo discorso non ha seguito la
celebrazione del "mito" di Paolo Borsellino, tranquillizzante nella sua
fissità sterile, ma ha voluto indicare l'Uomo e il Magistrato come
suscitatore di coscienze profonde che avvertono l'ineludibile necessità
di pensare e di agire nella prospettiva di un positivo cambiamento
comune.
Abbiamo appreso dalla stampa che, a seguito della lettera
dedicata da Roberto Scarpinato a Paolo Borsellino, è stata aperta presso
la Prima Commissione del C.S.M. una pratica per il suo trasferimento di
ufficio e che la richiesta di apertura della pratica è stata trasmessa
dal Comitato di Presidenza del C.S.M. alla Procura Generale presso la
Corte di Cassazione per eventuali iniziative disciplinari.
L'Associazione
Nazionale Magistrati, il 26 Luglio 2012, ha espresso sorpresa e
preoccupazione per tale iniziativa ritenendo che quel discorso non possa
essere inteso che come "manifestazione di libero pensiero, quale giusto
richiamo, senza riferimenti specifici, nel ricordo delle idee e delle
stesse parole di Paolo Borsellino, alla coerenza di comportamenti ed al
rifiuto di ogni compromesso, soprattutto da parte di chi ricopre cariche
istituzionali".
Il discorso di Roberto Scarpinato, a nostro
parere, merita di essere diffuso, nelle Istituzioni e nelle scuole, tra i
concittadini onesti ed impegnati. A titolo di merito per chi ha
ricordato un pezzo della nostra storia con la credibilità del proprio
passato. Come monito alle tante persone che si stanno formando una
coscienza civile o a quelle che possono cedere alla tentazione della
disillusione, e come esortazione a tener sempre un comportamento
esemplare e onesto nell'interesse dello Stato democratico e
costituzionale. Non si tratta di discutere solo della possibilità di un
Magistrato (dell'autorevolezza di Roberto Scarpinato) di esprimere le
proprie opinioni con la ponderazione e lo scrupolo che derivano dalla
delicata funzione svolta, ma anche di assicurare alla collettività
italiana il congruo bagaglio cognitivo ed etico.
C'è necessità di
parlare con quella che i greci chiamarono "parresia", ovvero con la
libertà e il dovere morale di chi non teme di urtare la suscettibilità
di alcuno perchè non prevede di aver benefici o debiti nei confronti del
Potere.
Per questi motivi facciamo nostre le nobilissime parole della lettera di Roberto Scarpinato a Paolo Borsellino.
4 Agosto 2012
Federico Ferme
C.F. FRM FRC .......
Architetto & Coordinatore Sicurezza Cantieri
Cittadino Semplice Anti-mafia