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Siamo rimasti Umani Vittorio.
Con estrema fatica, ma con tenacia, caparbietà, rigore morale come solo tu sapevi fare.
Non
vogliamo commemorare l'anniversario della tua morte. Vogliamo ricordare
invece la tua vita. Quella breve ma intensa vita che hai sacrificato
per il popolo palestinese, oppresso e annientato dalla belva sanguinaria
che succhia avida la linfa vitale di questo meraviglioso popolo.
Giustizia
non è stata fatta, né per i palestinesi né tantomeno per la tua morte.
Uniti nella ricerca di una giustizia che urla disperatamente a gran voce
ma che stenta a farsi sentire: troppe orecchie che non vogliono
sentire, troppi occhi che non vogliono vedere, troppe bocche chiuse che
non vogliono palare, troppe coscienze sporche colluse e complici con lo
Stato canaglia di Israele.
Ma la tua voce arriva ancora forte e
chiara, la tua essenza si addentra ancora per i vicoli di Gaza e riempie
il cuore e la speranza di tanti fratelli e sorelle che credono in un
futuro di pace,libertà e giustizia. La tua frase è diventata la nostra
bandiera, il nostro impegno, la nostra fede. Noi che sappiamo la verità,
ti renderemo giustizia, continueremo su quella strada che hai tracciato
in modo indelebile con il tuo sangue, con l'estrema umanità che ci hai
lasciato in eredità, con le tue parole che abbiamo impresso a fuoco nel
nostro cuore, con il popolo palestinese fino alla vittoria.
C'è un
po' di te in ognuno di noi Vittorio....in ogni Kefya, in ogni pugno
alzato, in ogni bandiera palestinese, in ogni nota canticchiata di
Onadikum, in ogni grido di "Palestina Libera".
C'è un po' di te nei
nostri cuori, nel sangue che pulsa, nelle nostre vene, nelle nostre
parole, nei nostri occhi, nella nostra mente.
Tu ci sei, e qui rimarrai per sempre....
Dany
Anniversario uccisione Vittorio Arrigoni
15 aprile 2012, un anno dalla tragica morte di Vittorio Arrigoni. Il 12
aprile, prima udienza, a Gaza, del processo ai presunti assassini che
buttano fango sulla figura di Vittorio. Vergognosa assenza delle
istituzioni italiane!
Nasce a Besana in Brianza da Ettore Arrigoni ed Egidia Beretta, piccoli imprenditori. I nonni, antifascisti, avevano combattuto nella seconda guerra mondiale, la madre Egidia diverrà successivamente sindaco di Bulciago, il padre Ettore morirà nel dicembre 2011. Dopo il diploma di ragioneria, lavora inizialmente nell'azienda di famiglia, nel mentre si dedica all'aiuto umanitario.
Cooperazione umanitaria
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Inizia all'età di vent'anni nell'Europa dell'est, in prevalenza con l'organizzazione non governativa IBO. In Croazia, Russia, Ucraina, Estonia, Polonia, Repubblica Ceca ma anche Perù e altri paesi, opera nella ristrutturazione di sanatori, nella manutenzione degli alloggi per disabili o senzatetto e nell'edificazione di nuove abitazioni per profughi di guerra. Successivamente lavora in Africa (Togo, Ghana e Tanzania) con una cooperativa impegnata contro il disboscamento delle foreste alle pendici del Kilimangiaro e con l'ong YAP, per la quale si occupa della creazione di centri di socialità e centri sanitari.
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Nel 2002 è inviato con la ong IPYL a Gerusalemme Est, nella stessa esperienza che vedrà la morte di Angelo Frammartino. A Nablus, nel 2003, collabora con l'organizzazione del politico francese José Bové. Da quell'anno diventa membro dell'ong International Solidarity Movement, e si interessa della causa palestinese, schierandosi contro il comportamento dello Stato di Israele verso la popolazione della Striscia di Gaza, criticando la politica autoritaria e teocratica di Hamas nell'amministrazione della Striscia e quella di al-Fath in Cisgiordania.
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Nel 2005 viene inserito a sua insaputa nella lista nera delle persone sgradite ad Israele. Nell'aprile dello stesso anno, per questa ragione, è fermato in ingresso alla frontiera con la Giordania. Picchiato dai militari israeliani viene poi abbandonato in territorio giordano e soccorso da militari giordani. Dopo un'interrogazione parlamentare sulla vicenda da parte del senatore Sauro Turroni al Ministero degli Esteri italiano, lo scrittore Amos Oz spiegherà ad Arrigoni che la presenza a Gaza era a suo parere sgradita poiché avrebbe potuto testimoniare contro Israele per crimini di guerra alla Corte Internazionale di Giustizia dell'Aia.
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Nell'estate 2006 partecipa come osservatore internazionale alle prime elezione libere nella Repubblica Democratica del Congo, accompagnato dal sottosegretario del Ministero degli Esteri italiano Patrizia Sentinelli e col supporto logistico-finanziario del II Governo Prodi.
Nel settembre 2007 parte in missione umanitaria in Libano, e presso il campo rifugiati di Beddawi lavora all'ampliamento della clinica locale.
Dopo la precedente espulsione, torna passando via mare nell'agosto 2008 a vivere a Gaza come attivista umanitario; al suo arrivo riceve la cittadinaza onoraria palestinese. Dalla Striscia, diffonde informazioni sulle condizioni dei palestinesi gazawi. Nel novembre dello stesso anno è ferito, incarcerato e espulso dall'esercito israeliano per aver difeso 15 pescatori palestinesi che cercavano di pescare nelle proprie acque territoriali. Rientra definitivamente a Gaza il 21 dicembre, a bordo della nave Dignity del movimento Free Gaza.
Reporter e scrittore
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Particolarmente attivo nella comunicazione via Internet, gestendo più canali di informazione su YouTube e alcuni blog, tra i quali anche uno personale di critica e poesia,[18] Arrigoni era reporter per il quotidiano Il manifesto, per PeaceReporter, per Radio 2 (Caterpillar), Radio Popolare, per l'agenzia stampa InfoPal e commentatore per numerose altre testate italiane ed internazionali. Con ManifestoLibri pubblica nel 2009 il libro Restiamo umani, raccolta dei propri reportage da Gaza, tradotto in inglese, spagnolo, francese e tedesco, con l'aggiunta di un'introduzione dello storico israeliano Ilan Pappé.
Durante l'Operazione Piombo fuso, il suo blog Guerrilla Radio, nato nel luglio del 2004, e i suoi reportage ottengono notorietà internazionale in quanto unico cronista sul campo all'inizio dell'operazione. Il sito di Arrigoni diviene per alcune settimane uno dei blog più visitati in Italia..
In quel periodo è anche oggetto, assieme ad altri membri dell'ISM, di minacce esplicite da parte di un sito web ("Stoptheism"), ritenuto essere vicino ad ambienti dell'estrema destra israeliana
Nel 2010, dopo aver in più occasioni dichiarato stima per lo scrittore Roberto Saviano e il giornalista Marco Travaglio («antipode del giornalista medio italiano, a cui una intera generazione di disinformati deve la Ricomparsa dei Fatti», al quale nel 2008 aveva dedicato un canale YouTube), critica duramente alcune forti affermazioni pro-israeliane di entrambi.
Il 4 gennaio 2011 ripubblica sul proprio blog il manifesto dei giovani di Gaza Gaza Youth Breaks Out in segno di protesta e a favore della loro rivendicazione di libertà sia dall'occupazione israeliana sia dall'oppressivo regime di Hamas. Nelle ultime settimane della sua vita prende posizione a favore delle rivoluzioni del 2011 in corso in diversi Paesi arabi, con l'auspicio di giungere a maggiore libertà per le popolazioni coinvolte.
Rapimento e morte
La sera del 14 aprile 2011 viene rapito da un gruppo terrorista afferente all'area jihadista salafita, dopo l'uscita dalla palestra di Gaza nella quale era solito recarsi. Un video immediatamente pubblicato su YouTube mostra Arrigoni bendato e legato dai rapitori, accusa l'Italia di essere uno "stato infedele" e l'attivista di essere entrato a Gaza "per diffondere la corruzione". Viene inoltre lanciato un ultimatum, minacciando l'uccisione di Arrigoni entro il pomeriggio del giorno successivo, e chiedendo in cambio della sua liberazione la scarcerazione di alcuni militanti jihadisti, detenuti nelle carceri palestinesi.
Il giorno successivo, il corpo senza vita di Arrigoni viene rinvenuto dalle Brigate Ezzedin al-Qassam nel corso di un blitz in un'abitazione di Gaza; la morte sarebbe avvenuta nella notte tra il 14 e il 15 aprile per strangolamento. L'autopsia svolta successivamente all'Istituto di medicina legale dell'Università Sapienza di Roma, conferma la morte per strangolamento con una corda
http://cipiri12.blogspot.it/2012/04/99-posse-resto-umano.html
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contattiamo
la Rai per chiedere il giusto risalto nel commemorare Vittorio
Arrigoni ... qui sotto tutti i contatti BREAK CENSURE !
1) RETI RAI
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RESTIAMO UMANI , diventa un libro
http://cipiri.blogspot.it/2011/04/libri-restiamo-umani-diventa-un-libro.html
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