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mercoledì 28 settembre 2011

NOI IL DEBITO NON LO PAGHIAMO


NOI IL DEBITO NON LO PAGHIAMO

Ora
sabato 1 ottobre · 9.30 - 15.00

Luogo
Teatro Ambra jovinelli
Via Guglielmo Pepe 43 (stazione termini)
Rome, Italy

Creato da

Maggiori informazioni
No all’Europa delle banche, noi il debito non lo paghiamo!”. La campagna verrà lanciata sabato 1° ottobre con un’assemblea nazionale al teatro “Ambra Jovinelli” che intende portare questi temi dentro l'agenda politica.

La proposta di non pagamento del debito pubblico italiano diverrà una campagna di massa in tutto il paese e coinvolgerà posti di lavoro, territori, istanze sociali e culturali con l’intento di rompere il ricatto e respingere le manovre imposte dai diktat della Banca Centrale Europea e di quelli che i firmatari definiscono il “governo unico della banche”.

Con il pretesto di pagare il debito, si stanno distruggendo diritti, servizi e condizioni di vita per lavoratori e cittadini, già stremati da decenni di politiche di tagli.

L'appello lanciato alla fine di luglio, ha raccolto al momento più di 1.500 adesioni in tutta Italia tra delegati sindacali, attivisti sociali, esponenti di movimenti e forze politiche della sinistra alternativa. Tra i firmatari spiccano anche personalità come gli scrittori Andrea Camilleri e Valerio Evangelisti e filosofi come Gianni Vattimo.
L'assemblea del 1° ottobre verrà introdotta da Giorgio Cremaschi.


Per tutte le info :
https://sites.google.com/site/appellodobbiamofermarli/home


Chi non potesse venire a Roma potrà seguire l'Assemblea in diretta web su Libera.tv (www.libera.tv)

Appello

Ci incontriamo il 1° ottobre a Roma

Per andare al blog dei commenti e delle proposte


(Per adesioni: appello.dobbiamofermarli@gmail.com)

E’ da più di un anno che in Italia cresce un movimento di lotta diffuso. Dagli operai di Pomigliano e Mirafiori agli studenti, ai precari della conoscenza, a coloro che lottano per la casa, alla mobilitazione delle donne, al popolo dell’acqua bene comune, ai movimenti civili e democratici contro la corruzione e il berlusconismo, una vasta e convinta mobilitazione ha cominciato a cambiare le cose. E’ andato in crisi totalmente il blocco sociale e politico e l’egemonia culturale che ha sostenuto i governi di destra e di Berlusconi. La schiacciante vittoria del sì ai referendum è stata la sanzione di questo processo e ha mostrato che la domanda di cambiamento sociale, democrazia e di un nuovo modello di sviluppo economico, ha raggiunto la maggioranza del Paese.
A questo punto la risposta del palazzo è stata di chiusura totale. Mentre si aggrava e si attorciglia su se stessa la crisi della destra e del suo governo, il centrosinistra non propone reali alternative e così le risposte date ai movimenti sono tutte di segno negativo e restauratore. In Val Susa un’occupazione militare senza precedenti, sostenuta da gran parte del centrodestra come del centrosinistra, ha risposto alle legittime rivendicazioni democratiche delle popolazioni. Le principali confederazioni sindacali e la Confindustria hanno sottoscritto un accordo che riduce drasticamente i diritti e le libertà dei lavoratori, colpisce il contratto nazionale, rappresenta un’esplicita sconfessione delle lotte di questi mesi e in particolare di quelle della Fiom e dei sindacati di base. Infine le cosiddette “parti sociali” chiedono un patto per la crescita, che riproponga la stangata del 1992. Si riducono sempre di più gli spazi democratici e così la devastante manovra economica decisa dal governo sull’onda della speculazione internazionale, è stata imposta e votata come uno stato di necessità.
Siamo quindi di fronte a un passaggio drammatico della vita sociale e politica del nostro Paese. Le grandi domande e le grandi speranze delle lotte e dei movimenti di questi ultimi tempi rischiano di infrangersi non solo per il permanere del governo della destra, ma anche di fronte al muro del potere economico e finanziario che, magari cambiando cavallo e affidando al centrosinistra la difesa dei suoi interessi, intende far pagare a noi tutti i costi della crisi.
Nell’Unione europea la costruzione dell’euro e i patti di stabilità ad esso collegati, hanno prodotto una dittatura di banche e finanza che sta distruggendo ogni diritto sociale e civile. La democrazia viene cancellata da questa dittatura perché tutti i governi, quale che sia la loro collocazione politica, devono obbedire ai suoi dettati. La punizione dei popoli e dei lavoratori europei si è scatenata in Grecia e poi sta dilagando ovunque. La più importante conquista del continente, frutto della sconfitta del fascismo e della dura lotta per la democrazia e i diritti sociali del lavoro, lo stato sociale, oggi viene venduta all’incanto per pagare gli interessi del debito pubblico che, a loro volta, servono a pagare i profitti delle banche. Di quelle banche che hanno ricevuto aiuti e finanziamenti pubblici dieci volte superiori a quelli che oggi si discutono per la Grecia.
Questo massacro viene condotto in nome di una crescita e di una ripresa che non ci sono e non ci saranno. Intanto si proclamano come vangelo assurdità mostruose: si impone la pensione a 70 anni, quando a 50 si viene cacciati dalle aziende, mentre i giovani diventano sempre più precari. Chi lavora deve lavorare per due e chi non ha il lavoro deve sottomettersi alle più offensive e umilianti aggressioni alla propria dignità. Le donne pagano un prezzo doppio alla crisi, sommando il persistere delle discriminazioni patriarcali con le aggressioni delle ristrutturazioni e del mercato. Tutto il mondo del lavoro, pubblico e privato, è sottoposto a una brutale aggressione che mette in discussione contratti a partire da quello nazionale, diritti e libertà, mentre ovunque si diffondono autoritarismo padronale e manageriale. L’ambiente, la natura, la salute sono sacrificate sull’altare della competitività e della produttività, ogni paese si pone l’obiettivo di importare di meno ed esportare di più, in un gioco stupido che alla fine sta lasciando come vittime intere popolazioni, interi stati. L’Europa reagisce alla crisi anche costruendo un apartheid per i migranti e alimentando razzismo e xenofobia tra i poveri, avendo dimenticato la vergogna di essere stato il continente in cui si è affermato il nazifascismo, che oggi si ripresenta nella forma terribile della strage norvegese.
Il ceto politico, quello italiano in particolare coperto di piccoli e grandi privilegi di casta, pensa di proteggere se stesso facendosi legittimare dai poteri del mercato. Per questo parla  di rigore e sacrifici mentre pensa solo a salvare se stesso. Centrodestra e centrosinistra appaiono in radicale conflitto fra loro, ma condividono le scelte di fondo, dalla guerra, alla politica economica liberista, alla flessibilità del lavoro, alle grandi opere.
La coesione nazionale voluta dal Presidente della Repubblica è per noi inaccettabile, non siamo nella stessa barca, c’è chi guadagna ancora oggi dalla crisi e chi viene condannato a una drammatica povertà ed emarginazione sociale.
Per questo è decisivo un autunno di lotte e mobilitazioni. Per il mondo del lavoro questo significa in primo luogo mettere in discussione la politica di patto sociale, nelle sue versioni del 28 giugno e del patto per la crescita. Vanno sostenute tutte le piattaforme e le vertenze incompatibili con quella politica, a partire da quelle per contratti nazionali degni di questo nome e inderogabili, nel privato come nel pubblico.
Tutte e tutti coloro che in questi mesi hanno lottato per un cambiamento sociale, civile e democratico, per difendere l’ambiente e la salute devono trovare la forza di unirsi per costruire un’alternativa fondata sull’indipendenza politica e su un programma chiaramente alternativo a quanto sostenuto oggi sia dal centrodestra, sia dal centrosinistra. Le giornate del decennale del G8 a Genova, hanno di nuovo mostrato che esistono domande e disponibilità per un movimento di lotta unificato.
Per questo vogliamo unirci a tutte e a tutti coloro che oggi, in Italia e in Europa, dicono no al governo unico delle banche e della finanza, alle sue scelte politiche, al massacro sociale e alla devastazione ambientale.
Per questo proponiamo 5 punti prioritari, partendo dai quali costruire l’alternativa e le lotte necessarie a sostenerla:
1.    Non pagare il debito. Bisogna colpire a fondo la speculazione finanziaria e il potere bancario. Occorre fermare la voragine degli interessi sul debito con una vera e propria moratoria. Vanno nazionalizzate le principali banche, senza costi per i cittadini, vanno imposte tassazioni sui grandi patrimoni e sulle transazioni finanziarie. La società va liberata dalla dittatura del mercato finanziario e delle sue leggi, per questo il patto di stabilità e l’accordo di Maastricht vanno messi in discussione ora. Bisogna lottare a fondo contro l’evasione fiscale, colpendo ogni tabù, a partire dall’eliminazione dei paradisi fiscali, da Montecarlo a San Marino. Rigorosi vincoli pubblici devono essere posti alle scelte e alle strategie delle multinazionali.
2.    Drastico taglio alle spese militari e cessazione di ogni missione di guerra. Dalla Libia all’Afghanistan. Tutta la spesa pubblica risparmiata nelle spese militari va rivolta a finanziare l’istruzione pubblica ai vari livelli. Politica di pace e di accoglienza, apertura a tutti i paesi del Mediterraneo, sostegno politico ed economico alle rivoluzioni del Nord Africa e alla lotta del popolo palestinese per l’indipendenza, contro l’occupazione. Una nuova politica estera che favorisca democrazia e sviluppo civile e sociale.
3.    Giustizia e diritti per tutto il mondo del lavoro. Abolizione di tutte le leggi sul precariato, riaffermazione al contratto a tempo indeterminato e della tutela universale garantita da un contratto nazionale inderogabile. Parità di diritti completa per il lavoro migrante, che dovrà ottenere il diritto di voto e alla cittadinanza. Blocco delle delocalizzazioni e dei licenziamenti, intervento pubblico nelle aziende in crisi, anche per favorire esperienze di autogestione dei lavoratori. Eguaglianza retributiva, diamo un drastico taglio ai superstipendi e ai bonus milionari dei manager, alle pensioni d’oro. I compensi dei manager non potranno essere più di dieci volte la retribuzione minima. Indicizzazione dei salari. Riduzione generalizzata dell’orario di lavoro, istituzione di un reddito sociale finanziato con una quota della tassa patrimoniale e con la lotta all’evasione fiscale. Ricostruzione di un sistema pensionistico pubblico che copra tutto il mondo del lavoro con pensioni adeguate.
4.    I beni comuni per un nuovo modello di sviluppo. Occorre partire dai beni comuni per costruire un diverso modello di sviluppo, ecologicamente compatibile. Occorre un piano per il lavoro basato su migliaia di piccole opere, in alternativa alle grandi opere, che dovranno essere, dalla Val di Susa al ponte sullo Stretto, cancellate. Le principali infrastrutture e i principali beni dovranno essere sottratti al mercato e tornare in mano pubblica. Non solo l’acqua, dunque, ma anche l’energia, la rete, i servizi e i beni essenziali. Piano straordinario di finanziamenti per lo stato sociale, per garantire a tutti i cittadini la casa, la sanità, la pensione, l’istruzione.
5.    Una rivoluzione per la democrazia. Bisogna partire dalla lotta a fondo alla corruzione e a tutti i privilegi di casta, per riconquistare il diritto a decidere e a partecipare affermando ed estendendo i diritti garantiti dalla Costituzione. Tutti i beni provenienti dalla corruzione e dalla malavita dovranno essere incamerati dallo Stato e gestiti socialmente. Dovranno essere abbattuti drasticamente i costi del sistema politico: dal finanziamento ai partiti, al funzionariato diffuso, agli stipendi dei parlamentari e degli alti burocrati. Tutti i soldi risparmiati dovranno essere devoluti al finanziamento della pubblica istruzione e della ricerca. Si dovrà tornare a un sistema democratico proporzionale per l’elezione delle rappresentanze con la riduzione del numero dei parlamentari. E’ indispensabile una legge sulla democrazia sindacale, in alternativa al modello prefigurato dall’accordo del 28 giugno, che garantisca ai lavoratori il diritto a una libera rappresentanza nei luoghi di lavoro e al voto sui contratti e sugli accordi. Sviluppo dell’autorganizzazione democratica e popolare in ogni ambito della vita pubblica.
Questi 5 punti non sono per noi conclusivi od esclusivi, ma sono discriminanti. Altri se ne possono aggiungere, ma riteniamo che questi debbano costituire la base per una piattaforma alternativa ai governi liberali e liberisti, di destra e di sinistra, che finora si sono succeduti in Italia e in Europa variando di pochissimo le scelte di fondo.
Vogliamo trasformare la nostra indignazione, la nostra rabbia, la nostra mobilitazione, in un progetto sociale e politico che colpisca il potere, gli faccia paura, modifichi i rapporti di forza per strappare risultati e conquiste e costruire una reale alternativa.
Aderiamo sin d’ora, su queste concrete basi programmatiche, alla mobilitazione europea lanciata per il 15 ottobre dal movimento degli “indignados” in Spagna. La solidarietà con quel movimento si esercita lottando qui e ora, da noi, contro il comune avversario.
Per queste ragioni proponiamo a tutte e a tutti coloro che vogliono lottare per cambiare davvero, di incontrarci. Non intendiamo mettere in discussione appartenenze di movimento, di organizzazione, di militanza sociale, civile o politica. Riteniamo però che occorra a tutti noi fare uno sforzo per mettere assieme le nostre forze e per costruire un fronte comune, sociale e politico che sia alternativo al governo unico delle banche.
Per questo proponiamo di incontrarci il 1° ottobre, a Roma, per un primo appuntamento che dia il via alla discussione, al confronto e alla mobilitazione, per rendere permanente e organizzato questo nostro punto di vista.


Vedi le firme che promuovono l'appello

Vedi le firme delle adesioni

lunedì 26 settembre 2011

Istituzioni pulite , Notte della legalità , lunedì 26 settembre 2011


"Istituzioni pulite"

a Roma catena umana e

Notte della legalità

 

L’iniziativa è prevista il 26 settembre
lunedì 26 settembre 2011.
 

Mercoledì 28 settembre, la Camera dei Deputati voterà, alle ore 16, sulla mozione di sfiducia nei confronti del ministro delle Politiche agricole Saverio Romano, rinviato a giudizio per concorso in associazione mafiosa.
Sentiamo il dovere, al di là di schieramenti, partiti, appartenenze, ideologie e ruoli, di sottolineare in concreto l’esigenza, per il popolo italiano, di istituzioni pulite; che non abbiano, cioè, rapporti con alcuna forma di criminalità organizzata. Questo vuol dire che occorre uscire fuori dell’ambito virtuale, fuori della rete, fuori di social network e blog, per una presenza libera e incisiva nella realtà.
Il 28 settembre, ci ritroveremo alle ore 15,30 in piazza Montecitorio per una catena umana a difesa di una sede primaria della democrazia, la Camera dei Deputati. Consapevoli che la sovranità appartiene al popolo ed è solo in nome del popolo che si amministra lo Stato.
Invitiamo a partecipare le famiglie, le scuole, le associazioni, i movimenti, i cittadini, i partiti e i politici che intendano sostenere questa iniziativa, concepita al di là di ogni opposizione e dialettica politica.
Crediamo che non ci si possa più dividere e che sia insispensabile abbandonare lo schema della lotta alle categorie (politiche, partitiche et coetera).
Crediamo che sia fondamentale superare la rassegnazione, prodotta da un preciso sistema ideologico, culturale e mediatico. Crediamo che, soprattutto in questo momento di crisi, occorra credere fermamente nella forza della parola, dell’aggregazione e dell’azione comune.
A Roma, sempre il 28 settembre, in serata - e lo comunicheremo tramite tutti i siti dei soggetti che aderiranno - saremo nuovamente insieme per la Notte della legalità (luogo e ora da stabilire), un’occasione di riflessione condivisa a cui vorremmo partecipassero voci impegnate nella diffusione della cultura della legalità.
Che le istituzioni non abbiano al loro interno connivenze con l’antistato è una pretesa, fondata, legittima, inderogabile e improrogabile. Negli ultimi mesi, il parlamento si è occupato tante volte di richieste d’arresto da parte della magistratura o di vicende che, ferma restando per ogni indagato la presunzione d’innocenza, gettano comunque pesanti ombre sulla gestione del potere pubblico.
La corruzione - che oggi è un aspetto preminente del fenomeno mafioso, legata alla collusione - è il male dell’Italia: ha un costo altissimo, impoverisce il Paese, ferma lo sviluppo economico, civile e sociale e cancella le possibilità di lavoro e d’impresa, soprattutto per le nuove generazioni. Il suo dilagare, il fatto che essa si sia estesa come cancro in metastasi, ha creato una frattura enorme fra governanti e governati, fra politica e cittadini, i quali hanno perduto la fiducia verso le istituzioni e oggi si trovano a dover pagare, con le manovre in corso, errori e orrori commessi a palazzo.
Le istituzioni devono essere pulite, e vogliamo iniziare dal prossimo 28 settembre un percorso comune per raggiungere l’obiettivo.
Per queste ragioni e con questo spirito, attendiamo le vostre adesioni, chiedendo la massima divulgazione e partecipazione a tutti coloro che condividono la necessità di Istituzioni pulite.
Emiliano Morrone

Adesioni:

-  Orfeo Notaristefano, giornalista antimafia
-  Pino Masciari, testimone di giustizia
-  la Voce di Fiore, organo di cultura e informazione

Info:

nottebiancalegalita@gmail.com




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BLOG DI CIPIRI: Fermiamo l'acquisto dei cacciabombardieri JSF

Fermiamo l'acquisto dei cacciabombardieri JSF


Fermiamo l'acquisto dei cacciabombardieri


"Fermiamo l'acquisto dei cacciabombardieri JSF". E' l'appello lanciato dalla campagna Sbilanciamoci!al Parlamento italiano che in questi giorni è chiamato ad esprimersi sulla prosecuzione del programma per l'acquisto di 131 caccia bombardieri Joint Strike Fighters (JSF-F35) che impegnerà il nostro paese fino al 2026 con una spesa di quasi 14 miliardi di euro.



BLOG DI CIPIRI: Fermiamo l'acquisto dei cacciabombardieri JSF: Fermiamo l'acquisto dei cacciabombardieri "Fermiamo l'acquisto dei cacciabombardieri JSF". E' l' appello lanciato dalla ca...

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domenica 25 settembre 2011

ENERGIAINFINITA: spegni anche tu la luce "switch off" generale

spegni anche tu la luce "switch off" generale

spegni anche tu la luce

"switch off"

generale





ENERGIAINFINITA: spegni anche tu la luce "switch off" generale: spegni anche tu la luce "switch off" generale Ora lunedì 26 settembre · 21.00 - 21.30 Luogo tutta italia Creato da Politica...

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BLOG DI CIPIRI: Campagna per i diritti di cittadinanza e il diritt...

Campagna per i diritti di cittadinanza e il diritto di voto per le persone di origine straniera


Campagna per i diritti di cittadinanza

e il diritto di voto

per le persone di origine straniera



1° OTTOBRE GIORNATA NAZIONALE DI RACCOLTA FIRME NELLE PIAZZE D’ITALIA.

Invitiamo tutte le realtà a promuovere i comitati locali e ad attivare banchetti e iniziative nelle città.





Campagna per i diritti di cittadinanza e il diritto di voto per le persone di origine straniera



Oggi nel nostro Paese vivono oltre 5 milioni di persone di origine straniera. Molti di loro sono bambini e ragazzi nati o cresciuti qui, che tuttavia solo al compimento del 18° anno di età si vedono riconosciuta la possibilità di ottenere la cittadinanza, iniziando nella maggior parte dei casi un lungo percorso burocratico. Questo genera disuguaglianze e ingiustizie, limita la possibilità di una piena integrazione, disattende il dettato costituzionale (art. 3) che stabilisce l’uguaglianza tra le persone e impegna lo Stato a rimuovere gli ostacoli che ne impediscono il pieno raggiungimento.



La campagna nazionale è promossa da 19 organizzazioni della società civile: Acli, Arci, Asgi-Associazione studi giuridici sull’immigrazione, Caritas Italiana, Centro Astalli, Cgil, Cnca-Coordinamento nazionale delle comunità d’accoglienza, Comitato 1° Marzo, Emmaus Italia, Fcei – Federazione Chiese Evangeliche In Italia, Fondazione Migrantes, Libera, Lunaria, Il Razzismo Brutta Storia, Rete G2 - Seconde Generazioni, Tavola della Pace e Coordinamento nazionale degli enti per la pace e i diritti umani, Terra del Fuoco, Ugl Sei e dall’editore Carlo Feltrinelli. Presidente del Comitato promotore è il Sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio.


FIRMA QUI :


http://www.litaliasonoanchio.it/index.php?id=537





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martedì 20 settembre 2011

IL 15 OTTOBRE 2011, ROMA MILIONI DI PERSONE DIRANNO:BASTA !

Il 15 Ottobre sta arrivando! 
Manca poco e Free Italy si farà in quattro per aiutarvi a venire. 
Info, prezzi, contatti , eventi Facebook. C'è di tutto. Se volete venire in treno trovate info su orari e prezzi. Leggete e diffondete.


Pullman per Roma

BARI http://www.facebook.com/event.php?eid=238002642916080
COSENZAhttps://www.facebook.com/event.php?eid=270979092926449
SALERNO-FISCIANOhttp://www.facebook.com/event.php?eid=290225681003014
NAPOLI http://www.facebook.com/event.php?eid=286754114669621
TOSCANAhttp://www.facebook.com/pages/
EMILIA ROMAGNA http://www.facebook.com/event.php?eid=260836903956734
FERRARA http://www.facebook.com/event.php?eid=223290207732514
TORINO http://www.facebook.com/event.php?eid=277182545640832
TORINO http://www.facebook.com/event.php?eid=293272120688203
MILANO http://www.facebook.com/event.php?eid=103416986431495
MILANO http://www.facebook.com/event.php?eid=195355543870400
BRESCIA: https://www.facebook.com/event.php?eid=217657918286761
LUCCA: https://www.facebook.com/event.php?eid=119932738110420
MARUGGIO: https://www.facebook.com/event.php?eid=215722981825111
BENEVENTO: https://www.facebook.com/event.php?eid=254768441230857
BARI: https://www.facebook.com/event.php?eid=156369744452556
PISTOIA:https://www.facebook.com/event.php?eid=128262423941575
LATERZA: https://www.facebook.com/event.php?eid=215722981825111
PALERMO: https://www.facebook.com/event.php?eid=136977393067580

Treni per Roma

Offerte sul sito di trenitalia
Cartafreccia Day : il sabato viaggi con il 50% di sconto! con Cartafreccia puoi viaggiare il sabato pagando la metà Richiedi la tua Carta: iscriversi è facile e gratuito! Cartafreccia Day è valida su tutti i treni e può essere acquistata fino al giorno prima della partenza . Ricordati che sul treno è necessario esibire la tua CartaFreccia utilizzata per l’emissione del biglietto, e un documento di identità. Per acquistare l’offerta su questo sito, www.trenitalia.it ti basta selezionare il sabato come giorno di viaggio, scegliere l’offerta ed inserire il codice della tua Cartafreccia
 http://www.free-italy.info/2011/10/come-andare-roma-il-15-ottobre-info.html
 
IL 15 OTTOBRE SARA' UNA DATA IMPORTANTE, SI SCENDERA' IN PIAZZA IN TUTTA EUROPA, LA MOBILITAZIONE GLOBALE E' STATA ORGANIZZATA DAL GLOBAL PROJECT, MA CI SONO LE ADESIONI E PARTECIPAZIONI DI MOVIMENTI, ASSOCIAZIONI, PARTITI ED ALTRO PROVENIENTI DA TUTTE LE PARTI.
IN ITALIA SI SCENDERA' IN PIAZZA A ROMA PER CONVERGERE VERSO MONTECITORIO.
QUI TROVATE ALCUNI LINK DEGLI ORGANIZZATORI, DEI PARTECIPANTI, EVENTI E LE RAGIONI DELLA MOBILITAZIONE.
PARTECIPATE E FATE GIRARE, GRAZIE
http://15ottobre.wordpress.com/2011/09/24/appello-15-ottobre-2011/
http://www.globalproject.info/it/in_movimento/Verso-il-15-ottobre-costruiamo-lalternativa/9326
IL VIDEO: http://www.youtube.com/watch?v=K0cJAcEDWgE&feature=player_embedded#!
http://www.globalproject.info/it/in_movimento/Verso-15-ottobre-Un-pensiero-lungo-per-evitare-il-nuovo-fascismo/9458
http://www.globalproject.info/it/tags/15ottobre2011/community
http://www.facebook.com/event.php?eid=187465401324920
http://laboratoriopoliziademocratica.blogspot.com/2011/09/manovra-cgil-15-ottobre-manifestazione.html

ANCHE TU ODI GLI INDIFFERENTI ? 

E ALLORA VIENI IL 15 OTTOBRE 2011

ROMA MILIONI DI PERSONE 

DIRANNO:BASTA !

INDIGNADOS, 15 ottobre roma,fiom, usb, sindacalismo di base, cobas, rivolta sociale, centri sociali
PERCHE' STARE A CASA IN QUESTO MOMENTO E' DA INDIFFERENTI..

il 15 ottobre dobbiamo essere milioni a gridare la nostra indignazione, per la prima volta 

decine di organizzazioni del sindacalismo di base, studenti e precari, disoccupati e 

lavoratori...la FIOM, finalmente veramente conflittuale, cittadini a schiena dritta si uniranno 

per dire basta a questa casta di sanguisughe.Non esserci non scendere in piazza quel giorno 

non è giustificabile il tempo per prepararsi c'è, tutti abbiamo problemi di lavoro di famiglia o 

economici..ma davvero questa iniziativa può essere l'ultima chance...il 15 Ottobre che non 

dovrà rappresentare il punto di arrivo e la fine della mobilitazione, ma un passaggio 

attraverso il quale esprimere il dissenso di centinaia di migliaia di persone per le strade di 

Roma, per ripartire poi con nuove mobilitazioni e nuovi traguardi e nuove lotte.

Se perdiamo il 15 ottobre rischiamo di perdere definitivamente la speranza per un futuro 

migliore.
 
Questa pagina , questo blog ;http://informazionedalbasso.myblog.it/ sono a disposizione 

per 

l'attività di divulgazione e promozione dell'evento.
 
CAR POOLING PER ROMA 15 OTTOBRE 2011
 
Chi ha la possibilità di offrire passaggi auto oppure ha bisogno un passaggio per roma 

scriva 

quì il suo indirizzo mail specificando località di partenza e tragitto,questo serve ovviamente a 

ridurre i costi ma anche , cosa importantissima, a fare rete sociale.Dobbiamo abbandonare i 

metodi di mobilitazione tradizionale appartenenti alla finta opposizione o al sindacalismo 

istituzionale, la situazione in cui ci troviamo è la dimostrazione palese del fallimento di 

questi 

conflitti sociali teleguidati dalle istituzioni..
 
Autoconvocazione unica soluzione.
 
OBBIETTIVO ; "QUE SE VAYAN TODOS"
 
adelante...
 
QUESTA PAGINA SARA' IN CONTINUA EVOLUZIONE APERTA ALLE NOTIZIE E AL 

CONTRIBUTO DI CHI VERAMENTE DICE BASTA E NON SOLO A PAROLE
 
informazione di contatto ; informazionedalbasso@gmail.com
 
altre info sulla giornata del 15 ottobre 2011 le trovate quì ;
 

http://www.usb.it/
 

http://www.retedellaconoscenza.it/
 

http://www.cobas.it/
 

http://www.sinistracomunista.it/

http://isegretidellacasta.blogspot.com...

https://www.facebook.com/15OTTOBRE

http://www.controlacrisi.org/joomla/in...

https://www.facebook.com/event.php?eid...






Uniti contro la crisi in Europa,

il 15 ottobre

la giornata continentale dell'indignazione


L'autunno è già iniziato, non sarà la calura agostana a farci sperare in tempi lunghi per la costruzione di un movimento di lotta unitario, capace di agire subito ma anche di durare nel tempo. Ieri il primo passo in questa direzione è stato fatto dalla Fiom che ha convocato vecchi e nuovi compagni di strada, studenti e precari, attivisti dei movimenti in difesa dei beni comuni, esperienze territoriali, ambientali, comitati e centri sociali, chi ha lavorato alla costruzione delle giornate di Genova 10 anni dopo. Non si parte da zero: con la prova di dignità degli operai di Pomigliano e della Fiat in generale si è messo in moto un anno fa un treno che ha attraversato il 16 ottobre della Fiom, ha fatto sosta davanti ai palazzi della politica nelle giornate dicembrine degli studenti, ha preteso e ottenuto nuove stazioni con gli scioperi generali, ha accompagnato l'indignazione delle donne, del precariato, ha persino vinto una battaglia senza precedenti in cui la stragrande maggioranza degli italiani si è slegata dal giogo berlusconiano gridando che i beni comuni sono più importanti del profitto privato. L'assemblea di ieri ha messo insieme proprio tutti i soggetti non pacificati che si battono contro il pensiero unico, riassunto dalle risposte date globalmente alla crisi di sistema che colpiscono i più deboli, allargano le diseguaglianze, tentano di cancellare i diritti e la democrazia nei luoghi di lavoro e nella società. Ognuno declina la crisi secondo le proprie peculiarità, ma tutti concordano con le parole introduttive del segretario della Fiom, Maurizio Landini: si può vincere solo insieme, costruendo un percorso condiviso, mescolando culture e appendendo al chiodo appartenenze. Il contratto nazionale di lavoro che i metalmeccanici vogliono riconquistare è una battaglia generale, che si intreccia con quella per la riconquista del welfare. Il precariato non consente la costruzione di un nuovo modello di sviluppo e si estende all'intero mondo del lavoro. Perciò il reddito di cittadinanza diventa un obiettivo unificante. Tutto è reso più difficile - e la riunificazione delle lotte è resa più urgente - dall'accelerazione impressa dalla crisi e dalla manovra classista del governo, non così dissimile da quelle di altri paesi europei. Un percorso condiviso, forte di un anno di esperienza, lavoro e mobilitazioni promosse da uniticontrolacrisi, ha tappe immediate e appuntamenti a medio termine. Serve costruire un lungo percorso di lotta e resistenza, come dicono dalle parti della «rete della conoscenza», ma avendo in testa l'alternativa, politica e di sistema. Mica poco. Andando per ordine: il 5 e il 6 settembre la Fiom invita in tutte le piazze italiane cittadini, democratici e movimenti a discutere con i metalmeccanici un'altra idea di società, di sviluppo ecologicamente e socialmente compatibile, di relazioni umane e di economia. E il 6 è il giorno speciale dello sciopero generale della Cgil, che la Fiom concluderà in piazza Navona. C'è chi chiede di presidiare il Parlamento tutti i giorni del dibattito sulla manovra, ci saranno staffette, ne vedremo delle belle, mentre in un'altra piazza romana gli indignati violavestiti piazzeranno le loro tende. Poi, il 22 e 23 di settembre la Fiom riunirà l'assemblea nazionale dei delegati per definire le linee portanti di una piattaforma contrattuale che sarà poi sottoposta al voto di tutti i lavoratori. Alla faccia di Sacconi, Marcegaglia, Bonanni e Angeletti, ma anche di un accordo unitario datato 28 giugno che brucia ancora. Ne parlerà il direttivo della Cgil, subito dopo l'assemblea contrattuale della Fiom. Infine, si fa per dire, il 15 ottobre è già stata convocata dagli spagnoli una giornata europea dell'indignazione popolare. Ci si può arrivare con un percorso unitario, portando ciascuno pratiche ed esperienze diverse, ma con degli obiettivi condivisi. Senza egemonismi, evitando di riprodurre logiche da intergruppi che immancabilmente finiscono per mettere in contrapposizione interessi e presunte identità. Costruire un movimento unitario in Europa è impresa ancor più difficile che non in casa nostra. Culture, tradizioni e pratiche sono diverse tra l'Italia in cui si vince il referendum sui beni comuni - a novembre rivedremo in piazza il popolo dell'acqua - e la Spagna dove gli indignati assediano le città, o la Grecia dove scioperi generali e scontri si susseguono. Ma le botte sulla testa dei più deboli sono le stesse in tutt'Europa. Senza semplificazioni, il 15 ottobre potrebbe diventare un appuntamento davvero importante. Un appuntamento che ha qualcosa a che fare con la lotta per l'alternativa, che passa inevitabilmente per la cacciata di Berlusconi e l'apertura di un nuovo ciclo. Di tutto questo si è parlato ieri in una straboccante sala assemblee della Fiom, e di molto altro. In uno spirito unitario, con un clima aperto e non settario che potrebbe informare l'autunno italiano.

- Loris Campetti  http://www.controlacrisi.org/joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=17224&catid=39&Itemid=68

TUTTI IN PIAZZA IL 15 OTTOBRE. APPELLO UNITARIO DEL COORDINAMENTO DEI MOVIMENTI













IL 15 OTTOBRE SARÀ UNA GIORNATA EUROPEA E INTERNAZIONALE DI MOBILITAZIONE
“gli esseri umani prima dei profitti, non siamo merce nelle mani di politici e banchieri,
chi pretende di governarci non ci rappresenta,
l’alternativa c’è ed è nelle nostre mani, democrazia reale ora!”

Commissione Europea, governi europei, Banca Centrale Europea, Fondo Monetario Internazionale, multinazionali e poteri forti ci presentano come dogmi intoccabili il pagamento del debito, il pareggio del bilancio pubblico, gli interessi dei mercati finanziari, le privatizzazioni, i tagli alla spesa, la precarizzazione del lavoro e della vita.
Sono ricette inique e sbagliate, utili a difendere rendite e privilegi, e renderci tutti più schiavi.
Distruggono il lavoro e i suoi diritti, i sindacati, il contratto nazionale, le pensioni, l’istruzione, la cultura, i beni comuni, il territorio, la società e le comunità, tutti i diritti garantiti dalla nostra Costituzione. Opprimono il presente di una popolazione sempre più impoverita, negano il futuro ai giovani.
Non è vero che siano scelte obbligate. Noi le rifiutiamo. Qualunque schieramento politico le voglia imporre, avrà come unico effetto un’ulteriore devastazione sociale, ambientale, democratica. Ci sono altre strade, e quelle vogliamo percorrere, riprendendoci pienamente il nostro potere di cittadinanza che è fondamento di qualunque democrazia reale.
Non vogliamo fare un passo di più verso il baratro in cui l’Europa e l’Italia si stanno dirigendo e che la manovra del Governo, così come le politiche economiche europee, continuano ad avvicinare.
Vogliamo una vera alternativa di sistema. Si deve uscire dalla crisi con il cambiamento e l’innovazione. Le risorse ci sono.
Si deve investire sulla riconversione ecologica, la giustizia sociale, l’altra economia, sui saperi, la cultura, il territorio, la partecipazione. Si deve redistribuire radicalmente la ricchezza. Vogliamo ripartire dal risultato dei referendum del 12 e 13 giugno, per restituire alle comunità i beni comuni ed il loro diritto alla partecipazione. Si devono recuperare risorse dal taglio delle spese militari. Si deve smettere di fare le guerre e bisogna accogliere i migranti.
Le alternative vanno conquistate, insieme. In Europa, in Italia, nel Mediterraneo, nel mondo. In tanti e tante, diversi e diverse, uniti. E’ il solo modo per vincere.
Il Coordinamento 15 ottobre, luogo di convergenza organizzativa dei soggetti sociali impegnati, invita tutti e tutte a preparare la mobilitazione e a essere in piazza a Roma, riempiendo la manifestazione con i propri appelli, con i propri contenuti, con le proprie lotte e proposte
PER LA NOSTRA DIGNITÀ E PER CAMBIARE DAVVERO

COORDINAMENTO 15 OTTOBRE


Si è costituito il Coordinamento 15 ottobre, luogo aperto di tanti e plurali attori sociali impegnati a costruire la partecipazione italiana alla giornata europea e internazionale di mobilitazione.
La giornata del 15 vedrà mobilitazioni in tutta Europa, nel Mediterraneo e in altre regioni del mondo. Anche in Italia è già stata raccolta da tanti soggetti organizzati, alleanze sociali, gruppi informali e persone.
Il Coordinamento si mette al servizio della riuscita della mobilitazione. Curerà unitariamente le caratteristiche, la logistica e l’organizzazione della manifestazione nazionale di Roma e ne definirà le sue parti comuni.
Il suo obiettivo è favorire la massima inclusione, convergenza, convivenza e cooperazione delle molteplici e plurali forze sociali, reti, energie individuali e collettive che stanno preparando e prepareranno la mobilitazione con i propri appelli, le proprie alleanze, i propri contenuti.
La prossima riunione del Coordinamento 15 ottobre è convocata a Roma, mercoledì 21 settembre, alle ore 10, in via dei Monti di Pietralata 16


http://www.controlacrisi.org/joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=17538&catid=39&Itemid=68

BLOG DI CIPIRI: 23 Settembre a Frascati la notte della Ricerca



23 Settembre a Frascati la notte della Ricerca





Torna a Frascati la Notte Europea dei Ricercatori. Visite guidate, spettacoli, esperimenti, giochi, incontri, exhibits, dibattiti, in un grande fermento di pubblico e di addetti ai lavori. Per aprire a tutti le porte della ricerca e per incidere nella realtà il segno indelebile della scienza. Così, Il 23 settembre 2011 sarà una Notte davvero speciale. Tutti potranno osservare da vicino e “toccare” la scienza, conoscere il suo linguaggio e vedere svelati i suoi più affascinanti “segreti”.


BLOG DI CIPIRI: 23 Settembre a Frascati la notte della Ricerca: Torna a Frascati la Notte Europea dei Ricercatori. Visite guidate, spettacoli, esperimenti, giochi, incontri, exhibits, dibattiti, in ...



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lunedì 12 settembre 2011

Camminata degli Onesti


Camminata degli Onesti




Ora
giovedì 15 settembre · 10.30 - 13.30

Luogo
Piazza Montecitorio
Piazza Montecitorio
Rome, Italy

Creato da

Maggiori informazioni
Il 15 Settembre dalle ore 10,30 le Associazioni dei consumatori

ADICONSUM
ADOC
ADUSBEF
ASSOCONSUM
CITTADINANZA ATTIVA
FEDERCONSUMATORI
MOVIMENTO CONSUMATORI

saranno in Piazza Montecitorio per la manifestazione "Tasche vuote". Iniziativa si protesta e di proposte per una manovra giusta ed equa. Manifesto per un consumo responsabile.
http://www.federconsumatori.it/ShowDoc.asp?nid=20110728140625&t=news

hashtag su twitter #taschevuote #15S

MANOVRA. ADICONSUM, ADOC, ADUSBEF, ASSOCONSUM, CITTADINANZATTIVA, LEGA CONSUMATORI, MOVIMENTO CONSUMATORI E FEDERCONSUMATORI MANIFESTERANNO CONTRO LA MANOVRA FINANZIARIA E CONTRO GLI INCREDIBILI AUMENTI DI PREZZI E TARIFFE CHE STANNO DEPAUPERANDO FORTEMENTE IL POTERE DI ACQUISTO DELLE FAMIGLIE IL 15 SETTEMBRE. LA MANIFESTAZIONE GIÀ ORGANIZZATA È DENOMINATA DELLE  "TASCHE VUOTE"
 
Adiconsum, Adoc, Adusbef, Assoconsum, Cittadinanzattiva, Lega Consumatori, Movimento Consumatori e Federconsumatori
Manifesteranno contro la manovra finanziaria e contro gli incredibili aumenti di prezzi e tariffe che stanno depauperando fortemente il potere di acquisto delle famiglie il 15 Settembre. La manifestazione già organizzata e denominata delle “ Tasche Vuote ” ha già registrato adesioni sia di importanti forze sociali e di singoli cittadini ed avrà questo svolgimento

Appuntamento alle 9:30 a Piazza del Campidoglio, per raggiungere il luogo della manifestazione prendendo parte alla “Camminata degli Onesti”, camminata tranquilla e pacifica di coloro che dovrebbero i sacrifici di questa manovra e che non hanno mai evaso o ingannato il fisco. Alle 10:30 saremo in presidio già definito ed organizzato a Piazza Montecitorio  dove si darà ampia informazione dei problemi che investono le famiglie italiane e le proposte delle associazioni per obbiettivi di maggiore equità e di maggiore sviluppo del Paese.


. Grepolis .

sabato 10 settembre 2011

LINKS: REFERENDUM PER CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE

REFERENDUM PER CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE

REFERENDUM PER CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE




LINKS: REFERENDUM PER CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE: REFERENDUM PER CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE La via referendaria dovrebbe essere residuale rispetto alle soluzioni che il parlamento d...

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