SGOMBERATA LA FORNACE
SOS FORNACE 2.0 Centro Sociale @ Rho (MI)
Questa mattina alle 9 è stato sgomberato il Centro Sociale Sos Fornace, un centinaio fra poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa hanno caricato i 30 militanti che presidiavano all’esterno lo spazio e sono entrati. Questa è la risposta a chi si mette contro i poteri forti, questa è la risposta a chi denuncia e combatte la mafia di Comunione e Liberazione e difende gli interessi della comunità contro gli interessi di pochi legati a Expo 2015!
La risposta immediata è un corteo questa sera, con ritrovo davanti al Comune di Rho alle 20.30.
Seguiranno comunicato e news.
PER VEDERE I VIDEO KLIKKA QUI
http://www.sosfornace.org/2011/01/04/sgomberata-la-fornace/
LICENZIAMENTI, RISARCIMENTI E SGOMBERI. LA TORBIDA VICENDA DEL PIANO ALFA E GLI INTERESSI DEL SINDACO DI RHO
La bocciatura in consiglio comunale a Rho dell’Accordo di Programma sull’area Alfa Romeo di qualche mese fa era stato l’esito dell’opposizione di un blocco sociale molto ampio sul territorio, che ha avuto l’effetto di spaccare sul voto il centrodestra rhodense.
Con l’intento di influenzare l’opinione contraria diffusa in città e di conquistarne il consenso, nei giorni precedenti alla discussione in consiglio, il territorio circostante era stato invaso di manifesti che offrivano falsi posti di lavoro per un centro commerciale, quello che sarebbe dovuto sorgere sull’area Alfa, che ancora non esisteva.
La società che gestiva questa campagna pubblicitaria indecente era G.I. Group, società nell’orbita di Comunione e Liberazione, come anche il Gruppo Clas di cui il Sindaco di Rho Zucchetti è socio e Presidente. E proprio queste due società hanno vinto nei primi mesi del 2010 il primo e il secondo lotto di un appalto di Regione Lombardia per un valore di oltre 1.200.000 euro per lo sviluppo e il consolidamento del mercato del lavoro, gara di appalto a cui avevano partecipato solo 4 società.
Tra i maggiori clienti del Gruppo Clas appare anche EuroMilano Spa, società proprietaria di parte dell’area ex Alfa Romeo, che tra i maggiori progetti in corso indicati nel proprio sito internet, esplicita proprio l’intervento sull’ area di Arese, con un progetto che prevede la realizzazione di circa 260.000 metri quadri di superficie edificabile per residenziale e commerciale.
Tutte coincidenze? Non sta a noi dirlo, ma certamente il Sindaco di Rho annovererà questo caso nella categoria della “convergenza di interessi” piuttosto che del conflitto di interessi. Peccato che il Sindaco continui imperterrito ad individuare come interesse pubblico ciò che il consiglio comunale rifiuta, ciò che i cittadini non vogliono e che nemmeno compare nel programma amministrativo sulla cui base è stato eletto.
Nella vicenda del Piano Alfa c’è molto di torbido. Dopo la bocciatura del Piano Alfa in consiglio comunale contro gli oppositori si è scatenata la vendetta dei poteri forti che stavano dietro la speculazione orchestrata da Formigoni: oltre 60 lavoratori iscritti allo Slai Cobas di Innova Service, zoccolo duro dello Slai Cobas dell’Alfa Romeo sono prossimi al licenziamento, l’Assessore Tizzoni, critico verso il nuovo centro commerciale per l’impatto sul commercio locale, è stato defenestrato e il centro sociale Fornace è sotto impellente minaccia di sgombero. E per chi avesse dubbi su questa interpretazione ricordiamo la richiesta di 58 milioni di euro di danni di risarcimento presentata dalle società proprietarie dell’area Alfa nei confronti del Comune di Rho per la mancata approvazione del progetto in consiglio comunale.
L’avvicinarsi delle scadenze di Expo 2015, con l’avvio dei cantieri nel 2011, sono un’occasione ghiotta per fare man bassa di un territorio da cementificare in ogni centimetro disponibile e la traballante dimezzata giunta Zucchetti deve proseguire il mandato per concretizzare i progetti ed avviare i cantieri senza più intoppi, a costo di commissariare l’amministrazione rhodense e cancellare con ogni mezzo chi si oppone alla speculazione.
Il bando della Regione LombardiaCon l’intento di influenzare l’opinione contraria diffusa in città e di conquistarne il consenso, nei giorni precedenti alla discussione in consiglio, il territorio circostante era stato invaso di manifesti che offrivano falsi posti di lavoro per un centro commerciale, quello che sarebbe dovuto sorgere sull’area Alfa, che ancora non esisteva.
La società che gestiva questa campagna pubblicitaria indecente era G.I. Group, società nell’orbita di Comunione e Liberazione, come anche il Gruppo Clas di cui il Sindaco di Rho Zucchetti è socio e Presidente. E proprio queste due società hanno vinto nei primi mesi del 2010 il primo e il secondo lotto di un appalto di Regione Lombardia per un valore di oltre 1.200.000 euro per lo sviluppo e il consolidamento del mercato del lavoro, gara di appalto a cui avevano partecipato solo 4 società.
Tra i maggiori clienti del Gruppo Clas appare anche EuroMilano Spa, società proprietaria di parte dell’area ex Alfa Romeo, che tra i maggiori progetti in corso indicati nel proprio sito internet, esplicita proprio l’intervento sull’ area di Arese, con un progetto che prevede la realizzazione di circa 260.000 metri quadri di superficie edificabile per residenziale e commerciale.
Tutte coincidenze? Non sta a noi dirlo, ma certamente il Sindaco di Rho annovererà questo caso nella categoria della “convergenza di interessi” piuttosto che del conflitto di interessi. Peccato che il Sindaco continui imperterrito ad individuare come interesse pubblico ciò che il consiglio comunale rifiuta, ciò che i cittadini non vogliono e che nemmeno compare nel programma amministrativo sulla cui base è stato eletto.
Nella vicenda del Piano Alfa c’è molto di torbido. Dopo la bocciatura del Piano Alfa in consiglio comunale contro gli oppositori si è scatenata la vendetta dei poteri forti che stavano dietro la speculazione orchestrata da Formigoni: oltre 60 lavoratori iscritti allo Slai Cobas di Innova Service, zoccolo duro dello Slai Cobas dell’Alfa Romeo sono prossimi al licenziamento, l’Assessore Tizzoni, critico verso il nuovo centro commerciale per l’impatto sul commercio locale, è stato defenestrato e il centro sociale Fornace è sotto impellente minaccia di sgombero. E per chi avesse dubbi su questa interpretazione ricordiamo la richiesta di 58 milioni di euro di danni di risarcimento presentata dalle società proprietarie dell’area Alfa nei confronti del Comune di Rho per la mancata approvazione del progetto in consiglio comunale.
L’avvicinarsi delle scadenze di Expo 2015, con l’avvio dei cantieri nel 2011, sono un’occasione ghiotta per fare man bassa di un territorio da cementificare in ogni centimetro disponibile e la traballante dimezzata giunta Zucchetti deve proseguire il mandato per concretizzare i progetti ed avviare i cantieri senza più intoppi, a costo di commissariare l’amministrazione rhodense e cancellare con ogni mezzo chi si oppone alla speculazione.
http://www.arifl.regione.lombardia.it/shared/ccurl/574/659/Aggiudicato%20GURI,9.pdf
I clienti del Gruppo Clas
http://www.gruppoclas.com/clienti.asp
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