Quattro giovani torinesi raccolgono su un sito internet e in un libro testimonianze di vita vissuta dai nostri nonni. Per mantenere un legame e imparare dal nostro passato.
Gli
anziani sono la nostra memoria, attraverso i loro racconti si rievocano vite lontane, spesso caratterizzate da povertà, tanti sacrifici, restrizioni, bocche da sfamare con un tozzo di pane, guerra e famiglie numerose. Chi ha la fortuna di poter sentire un racconto di un nonno o una nonna lo sa bene, anzi a tale riguardo non annoiatevi, ma fate tesoro di questi racconti i quali, anche se li sentirete per la decima volta, sono sempre motivo di riflessione e crescita interiore.
Su questo tema alcuni ragazzi hanno messo in pratica un bel
progetto che con il tempo si è concretizzato in un
libro e in seguito anche in un
sito internet: il nome del progetto è
La Banca della Memoria.
La Banca della Memoria - Memoro è un’iniziativa no profit, con l’obiettivo di effettuare la raccolta di materiale autoprodotto, che nasce a Torino nel 2007 e poi si allarga in Italia grazie all’associazione
Banca della Memoria Onlus.
L’idea è venuta a quattro ragazzi del capoluogo piemontese, tutti trentenni, mille le interviste per ora raccolte. Lo scopo è appunto quello di creare, attraverso il loro sito internet
www.bancadellamemoria.it, una raccolta di
centinaia di testimonianze sul passato, arricchite da altrettanti video raccolti in giro per l’Italia. Emozioni, parole, gesti, sono a testimoniare lunghe vite, esperienze, dolore, sofferenza, ma anche felicità, di un’Italia anziana che si racconta.
Sul sito troverete storie di bombardamenti, di guerre in Eritrea, di attese lunghe sotto l’assedio del fuoco nemico, degli sfollamenti verso paesi arroccati e più sicuri, della campagna come alternativa alla città distrutta dai bombardamenti, della gioia del ricongiungimento con i propri familiari o del dolore di aver perso giovani figli in guerra. Queste e tante altre testimonianze emozionano su questo sito, fonte di crescita per tutti noi.
Non solo guerra, ma anche pace, amore, ricordi di fidanzamenti di altri tempi, di baci mai dati, di amori sospesi tra le righe di lettere che stentavano ad arrivare. Quel batticuore ch, oggi come un tempo, dovrebbe avere lo stesso sapore, ma in realtà per i giovani abituati al “tutto e subito” ha perso il romanticismo, il gusto dell’attesa. Ecco perché proprio i giovani dovrebbe vedere questo sito o leggere il libro, per capire le cose, vederle sotto un’ottica diversa, conoscere dei valori che purtroppo si stanno sempre più perdendo.
Quattro giovani che, armati di pazienza, capacità di ascolto, telecamera e computer, attraversano in lungo e largo il nostro stivale per raccogliere e permettere ad altri di ascoltare.
Allora è il caso di dire grazie a Valentina Vaio, Luca Novarino, Franco Nicola, Lorenzo Fenoglio, i “genitori” di questa idea davvero molto bella, umana e toccante, ma soprattutto, mi sento di dire da pedagogista, molto educativa!
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