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mercoledì 15 aprile 2020

FIRMA per COMMISSARIARE la SANITÀ LOMBARDA

FIRMA per COMMISSARIARE la SANITÀ LOMBARDA


Milano 2030 denuncia le scelte della Giunta lombarda, causa del gravissimo impatto del Covid19 in Lombardia, e chiede la nomina di un commissario ad acta per la sanità regionale.

La frammentazione dell’assistenza territoriale, la decisione di trasferire i malati di Covid19 nelle RSA, lo scarso coinvolgimento della sanità privata lasciata libera di scegliere se e come collaborare, le cifre, esigue ai limiti del ridicolo, del bilancio regionale destinate alla gestione dell’emergenza, fanno della Lombardia l’area del mondo con il più alto tasso di casi e di decessi, con un prezzo gravissimo per il personale sanitario, i medici di base e gli ospiti delle residenze assistite.

Sono necessari provvedimenti immediati, che Milano 2030 propone in una lettera aperta scritta ai gruppi di opposizione del Consiglio Regionale per una unità di azione.

In particolare, la protratta insipienza e inattività della Giunta regionale configura - secondo Milano 2030 - quel pericolo grave che giustifica la nomina senza indugio in Regione Lombardia di un commissario ad acta.

Il modello lombardo di sanità, con il progressivo smantellamento della sanità pubblica, padre degli errori commessi, è stato consentito tra le altre cose dalla regionalizzazione della sanità, causa principale delle difficoltà di coordinamento che hanno ostacolato la tempestiva gestione dell’emergenza.

Milano 2030 chiede che questa crisi sia l’occasione anche per l’abbandono di qualunque proposta di regionalismo differenziato e auspica il ritorno ad una sanità uguale per tutti i cittadini, fondata su obiettivi di salute e non sul mercato e la concorrenza.



Milano 2030 è una rete di associazioni, partiti e movimenti politici della sinistra milanese che, nonostante le differenze, le divisioni e i punti di vista non sempre coincidenti, hanno scelto di provare a lavorare insieme su alcuni temi e progetti.


FIRMA QUI
 https://www.change.org/p/commissariare-la-sanit%C3%A0-lombarda-va-fatto-ora




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lunedì 13 aprile 2020

sabato 4 aprile 2020

Un Cristiano Non Può Votare Lega o il Vangelo o Salvini


Un Cristiano Non Può Votare Lega o il Vangelo o Salvini


PADRE ZANOTELLI: “UN CRISTIANO NON PUÒ VOTARE LEGA,
O IL VANGELO O SALVINI”

Un Cristiano Non Può Votare Lega o il Vangelo o Salvini

Padre Alex Zanotelli non usa mezzi termini, per esprimere il suo punto di vista sull’attuale situazione

politica e sociale in Italia: “Dobbiamo ancora uscire dalla sbornia sovranista. La gente vive in una bolla

coloniale. Ne sono convinto: non è concepibile per un cristiano votare Lega. O si sceglie il Vangelo o si

sceglie Salvini”. Il sacerdote sembra aver ben chiaro cosa dovrebbe fare l’esecutivo Pd-M5s:

“Innanzitutto abolire i due assurdi Decreti Sicurezza e la legge Bossi-Fini”.



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giovedì 2 aprile 2020

Firma per Cancellare i Programmi di Barbara D’Urso

È ora di dire basta all’omicidio   dei neuroni dei telespettatori.   Non è possibile continuare con questa   ributtante e schifosa spazzatura


È ora di dire basta all’omicidio
 dei neuroni dei telespettatori.
 Non è possibile continuare con questa
 ributtante e schifosa spazzatura

Purtroppo sappiamo la caratura culturale dei suoi programmi, ma questa volta ha superato il limite invitando in diretta Salvini e PREGANDO in diretta insieme a lui.
Ricordiamoci che l’Italia è un paese laico e che abbiamo i nostri luoghi di culto e sacerdoti. Questa operazione ha sfruttato ancora una volta il potere della religione sugli anziani, così da rafforzare la sua personalità e il suo programma, indegno culturalmente.

Questa volta però facendo anche politica e dando un ottimo strumento di propaganda a Salvini, che aveva dimostrato due giorni prima, quanto politicamente fosse “preparato” in un altro programma tv dedicato, quello si, alla politica del paese.

Chiedo quindi che venga cancellato il suo programma definitivamente! Dopo che per anni ha sfruttato lo spazio per avere sempre più potere fino a creare una ridicola esperienza religiosa in diretta, con un politico.

Un insieme di cose non accettabili...e che sia il suo punto finale in tv.

ITALIA PAESE LAICO, rispetto per tutte le religioni, via la D’Urso dalla televisione! Non ha l’autorità ne religiosa ne di altro tipo, per esercitare funzione religiosa in diretta tv.

FIRMA QUI :
https://www.change.org/p/quimediaset-it-f-confalonieri-cancellare-i-programmi-di-barbara-d-urso-barbaradurso?recruiter=38606640&utm_source=share_petition&utm_medium=facebook&utm_campaign=psf_combo_share_initial&utm_term=12d984aec31746b1a67e4188948b7d2b&recruited_by_id=795dc020-40ae-0130-8549-3c764e044e9e&utm_content=fht-21213810-it-it%3Av5



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Esercizio Abusivo della Professione
Il presidente Enzo Iacopino pubblica su Facebook l'esposto contro la conduttrice che,
sebbene non sia iscritta all'albo,
 "compie un’attività specifica della professione senza rispettare le regole"
e con negative ripercussioni sull'immagine di quest’ordine...
https://cipiri17.blogspot.com/2020/04/barbara-durso-denunciata-da-ordine-dei.html

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Barbara d’Urso Denunciata da Ordine dei Giornalisti

Barbara d’Urso Denunciata da Ordine dei Giornalisti

Esercizio Abusivo della Professione

Il presidente Enzo Iacopino pubblica su Facebook l'esposto contro la conduttrice che,
sebbene non sia iscritta all'albo,
 "compie un’attività specifica della professione senza rispettare le regole"
e "con negative ripercussioni sull'immagine di quest’ordine"

“Ho firmato la prima denuncia/esposto nei confronti della signora Barbara D’Urso. Il femminicidio non si consuma solo con l’uccisione di una donna, ma, oltre la morte, anche con l’oltraggio alla sua vita e a quello della sua carne: i suoi figli”. Enzo Iacopino, presidente dell’Ordine dei giornalisti, annuncia su Facebook la decisione di presentare la denuncia “a due Procure della Repubblica (Milano e Roma), all’Agcom, al Garante per la protezione dei dati personali e al Comitato Media e minori“. All’origine della decisione dell’ordine un’intervista che la conduttrice di Domenica Live ha fatto ad un amico di Elena Ceste, la donna scomparsa il 24 gennaio e trovata morta a metà ottobre nell’Astigiano. L’intervento è stato aspramente criticato sul web
per le ripetute illazioni sulle relazioni della vittima.

Nella denuncia si richiama l’attenzione sul susseguirsi nel programma televisivo di “interviste con modalità che non tengono conto di esigenze quali la difesa della privacy e/o il coinvolgimento di minori”. Dopo aver richiamato i limiti al diritto di cronaca posti dal codice di deontologia e dalla Carta dei doveri del giornalista, Iacopino evidenzia che “la signora D’Urso, pur non essendo iscritta all’Albo dei Giornalisti, compie sistematicamente un’attività (l’intervista) individuata come specifica della professione giornalistica, senza esserne titolata e senza rispettare le regole, con negative ripercussioni sull’immagine di quest’Ordine”. Il 23 novembre, Iacopino aveva preannunciato l’iniziativa giudiziaria in un post intitolato “Basta soubrette, ora le denunciamo“, in cui contestava la spettacolarizzazione del dolore e l’invasione della privacy nelle vicende di Sarah Scazzi, Yara Gambirasio, Melania Rea, Melissa Bassi,
Elena Ceste “e tutti coloro i quali a queste vicende sono collegati”.

“Noi giornalisti abbiamo il dovere di informare i cittadini, senza toni forti, senza speculazioni, senza strumentalizzazioni per fare audience”, ha detto Iacopino nel corso di un dibattito organizzato dal Comitato Unitario delle Professioni in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne. “C’è un tipo di informazione che è un’autentica vergogna – ha aggiunto – ed è quella che io chiamo la tv del dolore, stile Barbara d’Urso, dove si esibisce la vita e la morte con l’unico obiettivo di acquisire attenzione da parte di un’opinione pubblica che forse non è il meglio di questa società”.

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È ora di dire basta all’omicidio dei neuroni dei telespettatori.
Non è possibile continuare con questa ributtante e schifosa spazzatura..
https://cipiri17.blogspot.com/2020/04/firma-per-cancellare-i-programmi-di.html
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mercoledì 1 aprile 2020

Matteo Salvini : Non Saprebbe Affrontare il Coronavirus


Matteo Salvini : Non Saprebbe Affrontare il Coronavirus

Matteo Salvini : Non Saprebbe Affrontare il Coronavirus

Matteo Salvini incassa l’attacco di Giuliano Ferrara, che su Il Foglio commenta molto duramente le posizioni e i toni del leghista in relazione all’emergenza coronavirus. L’ex ministro viene descritto come “un leader da quattro soldi che annaspa nello stagno dei propri errori e nello specchio dei propri marchiani difetti. Gestisce l’opposizione come una clava, da primitivo, con il nervosismo e l’immaturità di un bambino viziato e cattivo, disposto a tutto per stare in palcoscenico, e magari a trasformare la Bce o l’intera Europa in un nuovo mitico ‘porto chiuso’”.

L’editorialista de Il Foglio è convinto che, se fosse al governo, Salvini “sarebbe capace di isolare l’Italia in un padiglione speciale, in un lazzaretto di appestati. Quando cerca facile popolarità, spazio mediatico a buon prezzo, quando insegue la suggestione di una leadership ondeggiante, cafona, bugiarda, urlata, deformata dal nichilismo narcisista, tra gli annunci mortuari dell’Eco di Bergamo e la tragedia mondiale potenzialmente 'di proporzioni bibliche', e quando fa le sue flessioni muscolari in calzoncini e canotta, dopo aver invano aspettato di vedere se si potesse attribuire il virus ai negher, questo scampolo di razzismo e di frustrazione autoritaria all’italiana
è solo una tremenda vergogna, una sciagura nazionale”.

E ancora: “Non ha la minima credibilità per affrontare con persone normali questioni infinitamente più grandi e più dolorose di lui e delle sue mattane nevrotiche, è un soggetto pericoloso per le istituzioni - ha chiosato Ferrara - e l’averlo capito resterà, comunque la si pensi del Bisconte churchilliano e degli alacri costruttori del governo attuale, un merito indiscutibile. Avanti così. Meglio l’autocertificazione del bollo untuoso
 e scabroso di un piccolo caratterista del teatro della miseria politica”.



Matteo Salvini  E' Pericoloso per le Istituzioni


Matteo Salvini  E' Pericoloso per le Istituzioni


Matteo Salvini  E' Pericoloso per le Istituzioni

Matteo Salvini
E' Pericoloso per le Istituzioni

In questi giorni in cui è il Coronavirus a prendere il sopravvento, non mancano le polemiche di natura politica. E questa volta è il turno di Giuliano Ferrara a prendere la parola. Il noto giornalista si è scagliato senza mezzi termini contro Matteo Salvini. Il suo nuovo editoriale su Il Foglio è una critica aspra e senza peli sulla lingua nei confronti del leader della Lega. Giuliano Ferrara contesta ancora una volta la condotta populista dell’ex ministro dell’Interno, con una presunta mania di protagonismo che l’editorialista ha espresso nel suo articolo.

“Salvini è un leader da quattro soldi che annaspa nello stagno dei propri errori e nello specchio dei propri marchiani difetti – scrive Giuliano Ferrara in apertura del suo editoriale – . Gestisce l’opposizione come una clava, da primitivo, con il nervosismo e l’immaturità di un bambino viziato e cattivo, disposto a tutto per stare in palcoscenico, e magari a trasformare la Bce o l’intera Europa in un nuovo mitico ‘porto chiuso’“.

Giuliano Ferrara attacca ancora Salvini, questa volta per la sua condotta politica. Secondo il giornalista, emergono dei rigurgiti autoritari nel comportamento del leader leghista. “Se fosse al Governo, sarebbe capace di isolare l’Italia in un padiglione speciale, in un lazzaretto di appestati. Quando cerca facile popolarità, spazio mediatico a buon prezzo. Quando insegue la suggestione di una leadership ondeggiante, cafona, bugiarda, urlata, deformata dal nichilismo narcisista, tra gli annunci mortuari dell’Eco di Bergamo e la tragedia mondiale potenzialmente ‘di proporzioni bibliche’ Quando fa le sue flessioni muscolari in calzoncini e canotta, dopo aver invano aspettato di vedere se si potesse attribuire il virus ai negher, questo scampolo di razzismo e di frustrazione autoritaria all’italiana è solo una tremenda vergogna, una sciagura nazionale“.

E in tema di Coronavirus, Giuliano Ferrara sembra quasi contento che non ci sia Salvini a rappresentare il Governo nazionale. Anche perchè, come si legge nel suo editoriale, non sarebbe in grado di gestire una tale emergenza. “Non ha la minima credibilità per affrontare con persone normali questioni infinitamente più grandi e più dolorose di lui e delle sue mattane nevrotiche. È un soggetto pericoloso per le istituzioni e l’averlo capito resterà, comunque la si pensi del Bisconte churchilliano e degli alacri costruttori del governo attuale, un merito indiscutibile. Avanti così. Meglio l’autocertificazione del bollo untuoso
e scabroso di un piccolo caratterista del teatro della miseria politica“.

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