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sabato 8 febbraio 2014

Il Proibizionismo è Fallito ABOLIAMO la Legge Fini-Giovanardi



La legge Fini-Giovanardi in questi anni ha causato morti, il sovraffollamento delle carceri 
(un detenuto su tre è in carcere per violazioni di questa legge) e protetto,
 rafforzato e favorito mafie e narcotraffico.

Per questo oggi saremo in piazza. Perché il proibizionismo è fallito e serve un approccio 
diverso al consumo di sostanze. Abolendo la Fini-Giovanardi e legalizzando le droghe leggere. 
Ci vediamo oggi alle 14 a Piazza Bocca della Verità.

FIRMATE PETIZIONE

Firmare questa petizione : Marijuana ed eroina non sono la stessa cosa


Marijuana ed eroina non sono la stessa cosa. 

 La Fini-Giovanardi venga dichiarata illegittima.


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martedì 4 febbraio 2014

Banco farmaceutico: La crisi non ferma la solidarietà.


Banco farmaceutico: La crisi non ferma la solidarietà.
SABATO 8 FEBBRAIO
- “Il risultato atteso per questa edizione è un incremento rispetto allo scorso anno. Questo vuol dire che la situazione oggettiva di crisi, che sta purtroppo perdurando, comunque non deprime la volontà di aiutare chi è ancora più in difficoltà, ma al contrario stimola il mettersi a disposizione”. Così Paolo Gradnik, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico Onlus, commenta alla Dire i numeri della ‘XIV Giornata nazionale della raccolta del Farmaco’, che si terrà in tutta Italia sabato 8 febbraio 2014.

All’iniziativa, realizzata dalla Fondazione Banco Farmaceutico Onlus, in collaborazione con Federfarma e Cdo Opere Sociali, hanno aderito quest’anno 3400 farmacie distribuite in 94 province e in più di 1.200 comuni, presso le quali sarà possibile acquistare farmaci da automedicazione che verranno destinati alle persone in stato di povertà su tutto il territorio nazionale. Circa 14mila volontari accoglieranno i cittadini che vorranno dare il loro contributo. “I poveri assoluti- prosegue Gradnik- in Italia sfiorano ormai i 5 milioni, e queste persone hanno a disposizione per curarsi soltanto 12 euro al mese, mentre la media nazionale è di quasi 40”.

Ma chi sono i nuovi poveri, quelli che non hanno la possibilità di accedere ai farmaci? “Dobbiamo sfatare il pensiero che siano una popolazione di emarginati- risponde il presidente della Fondazione Banco Farmaceutico- o di irregolari senza fissa dimora. Oggi, e sempre di più, i poveri sono famiglie italiane che potrebbero essere nostre vicine di casa e che, per una serie di circostanze, come la perdita del lavoro o un evento famigliare come un divorzio, d’improvviso passano da una situazione economica media a una di difficoltà”.

L’emergenza esiste, si potrebbe allora pensare a iniziative dello stesso genere, magari di portata minore, ma più frequenti? “La Giornata di Raccolta è ovviamente una proposta pubblica- dice Gradnik-: è stata la prima iniziativa del Banco Farmaceutico e continua ad essere per i cittadini un punto di riferimento, dando un contributo sostanzioso soprattutto alla cure delle patologie invernali più comuni. Il Banco Farmaceutico in realtà già oggi ha in essere numerose altre iniziative, a cominciare da quelle nei confronti delle donazioni provenienti direttamente dall’industria, oppure il recupero dei farmaci ancora validi ma inutilizzati presso le famiglie”.

“Abbiamo poi in cantiere un nuovo progetto per la popolazione- prosegue- che è particolarmente adatto ad affrontare le calamità naturali che ci riguardano sempre da più vicino: ogni anno, purtroppo, sia sul territorio nazionale sia su quello internazionale ci sono infatti episodi metereologici o della natura che creano emergenza sanitaria. Per questo il banco farmaceutico è presente tutto l’anno, cercando di mettere a disposizione i farmaci gratuitamente a chi poi sul territorio è a contatto immediato con il bisogno”.

“Quest’anno abbiamo raggiunto la cifra di 8 milioni di euro di farmaci distribuiti, riteniamo che la cifra si possa ancora aumentare. D’altra parte dobbiamo farlo perché, nonostante l’incremento del 240% negli ultimi anni delle donazione che noi eroghiamo- spiega ancora Gradnik- abbiamo perso terreno rispetto al bisogno che sta crescendo rispetto alla nostra capacità di rispondere. Due anni fa riuscivamo a coprire circa il 60% delle esigenze di farmaci, mentre oggi, nonostante l’incremento numerico dei farmaci che abbiamo messo a disposizione, purtroppo ne copriamo soltanto il 43%. Per fare un salto in positivo occorre creare rete e pensare anche a un livello di accesso europeo: bisogna che ci sia anche una presa di coscienza da parte delle istituzioni per poter continuare a mantenere quella promessa che abbiamo scritto nella Costituzione di tutelare la salute di tutti. E questo non può essere solo a carico dello Stato: l’obiettivo deve essere quello di creare una vera e propria ‘welfare society’”.

da  - http://www.dire.it/home/5669banco-farmaceutico-crisi-donazione-poveri-.dire
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sabato 1 febbraio 2014

Un futuro senza trivelle in Sicilia



Basta con le promesse non mantenute. 
Vogliamo un tavolo tecnico per un futuro 
senza trivelle in Sicilia.


Trivellazioni petrolifere nel Canale di Sicilia: dopo le proteste dei cittadini e le iniziative di Greenpeace e WWF, i vertici della Regione Siciliana avevano promesso di avviare un tavolo tecnico entro la prima metà del 2013. Il tavolo non lo abbiamo ancora visto. In compenso, la Regione Siciliana ha approvato una riduzione delle royalties sulle estrazioni petrolifere dal 20% al 13%. Scrivi al Presidente Crocetta e chiedigli di voltare pagina sul petrolio.

Greenpeace, il WWF insieme a molte altre associazioni e comitati si battono da tempo per impedire i numerosi progetti di trivellazioni petrolifere offshore che minacciano in particolare il Canale di Sicilia, un hot spot della diversità biologica del Mediterraneo. Si tratta di progetti approvati con Valutazioni di impatto ambientale che spesso semplicemente avallano le scelte dei petrolieri e che mettono in pericolo i nostri mari ricchi di biodiversità. A rischio sarebbero anche le aree di riproduzione e le nursery delle più importanti specie ittiche della zona, come il nasello, il gambero bianco, l’acciuga e la sardina.

I vertici della Regione Siciliana avevano promesso da tempo di avviare un Tavolo Tecnico, per affrontare la "questione trivelle" con iniziative politiche e istituzionali tese a conciliare lo sviluppo sostenibile della Sicilia con la tutela del mare, da cui dipendono settori rilevanti per l’economia delle comunità costiere. In compenso, la Assemblea Regionale Siciliana ha approvato una riduzione delle royalties sulle estrazioni petrolifere onshore dal 20% al 13%.

Scrivi al Presidente Crocetta e chiedi di lasciar perdere il petrolio e di puntare al futuro e convocare immediatamente il Tavolo Tecnico Trivelle.

A:

Rosario Crocetta, Presidente della Regione Siciliana Decine di migliaia di cittadini sostengono le iniziative di Greenpeace, del WWF e di molte altre associazioni e comitati che hanno lo scopo di impedire i numerosi progetti di trivellazioni petrolifere offshore che minacciano in particolare il Canale di Sicilia, un hot spot della diversità biologica del Mediterraneo.

Si tratta di progetti approvati con Valutazioni di impatto ambientale che...

firma qui - https://www.change.org/it/petizioni/rosario-crocetta-basta-con-le-promesse-non-mantenute-vogliamo-un-tavolo-tecnico-per-un-futuro-senza-trivelle-in-sicilia
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